Canon EOS 6D, la reflex full-frame di fascia media

Recensione - Test della Canon EOS 6D, la reflex nata per portare i vantaggi del full-frame a una fascia di pubblico più vasta di quanto visto finora. Un pubblico rigorosamente non professionale.

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a cura di Alberto De Bernardi

Introduzione

La Canon EOS 6D (vista in anteprima qui) è una reflex full-frame che segue a breve distanza un'altra importante full-frame (la 5D Mark III), viaggiando però su un binario parallelo.

Se la 5D Mark III vuole essere una fotocamera almeno semiprofessionale (ma Canon è la prima a essere consapevole del fatto che moltissimi professionisti usano quotidianamente corpi EOS 5), la EOS 6 vuole, al contrario, essere la full-frame per il grande pubblico. Per prezzo innanzitutto, anche se il listino della 6D non è leggerissimo, ma anche per approccio, dimensioni, usabilità.

Ecco allora che caratteristiche come il nuovo sistema AF a 61 punti lasciano spazio al Wi-Fi e al GPS integrato, e che lo chassis in lega di magnesio vede la "contaminazione" di parti in plastica in alcuni punti non critici, in modo da contenere il peso entro i 690 grammi; per inciso, la 6D è la full-frame più compatta prodotta finora, non solo da Canon.  

Lo stesso corpo macchina ha più punti in comune con i modelli EOS a due cifre (dorso semplificato, ghiera dei programmi con Scene e modalità full-auto) che con la 5D Mark III. 

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La EOS 6D si trova nei negozi, al momento di questo test, a partire da circa 1900 euro per il solo corpo, vale a dire circa 1000 euro meno della sorella maggiore 5D Mark III. Le immagini in queste pagine sono state catturate con diverse ottiche, principalmente EF 24-70mm 1:2.8L USM ed EF24-105mm 1:4L USM, quest'ultimo parte del kit ricevuto in prova.

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