Ci sono interessanti novità nel mondo del calcolo quantistico dopo quanto annunciato da IBM durante la Quantum Developer Conference 2024. L’azienda ha annunciato alcuni importanti avanzamenti nella sua tecnologia quantistica, che migliorano in modo significativo la capacità dei suoi computer di eseguire algoritmi complessi.
IBM Quantum Heron: un nuovo standard per il calcolo quantistico
Protagonista della conferenza è stato il processore IBM Quantum Heron, attualmente il più performante nei data center quantistici dell'azienda a livello globale. Questo processore consente di eseguire circuiti quantistici con un massimo di 5.000 operazioni di gate a due qubit, raddoppiando la capacità dimostrata nel 2023.
Un esempio tangibile del progresso di cui stiamo parlando è la riduzione del tempo necessario per elaborare un problema scientifico: da 112 ore nel 2023 a sole 2,2 ore con il processore Heron, un miglioramento di ben 50 volte.
Nuovi orizzonti con il quantum centric supercomputing
IBM sta lavorando per integrare i computer quantistici e classici in una visione di quantum centric supercomputing, in cui le architetture quantistiche e classiche collaborano per risolvere problemi complessi. Questo approccio è già in fase di test in collaborazione con istituzioni di prestigio come il RIKEN Center for Computational Science e la Cleveland Clinic.
In particolare, queste partnership stanno esplorando algoritmi per simulazioni chimiche e biologiche avanzate, come la modellazione di interazioni non covalenti, fondamentali per la ricerca farmaceutica e quella chimica e dei materiali.
Qiskit: ottimizzazioni per gli sviluppatori
IBM ha anche presentato aggiornamenti significativi per Qiskit, il suo software per lo sviluppo quantistico. Ora, con l'integrazione di strumenti come il Qiskit Transpiler Service e il Qiskit Code Assistant, supportati da intelligenza artificiale generativa, gli sviluppatori possono creare e ottimizzare circuiti complessi con maggiore facilità.
Un altro elemento chiave è il Qiskit Functions Catalog, che rende disponibili servizi innovativi da alcuni partner di IBM come Algorithmiq e Qedma. Questi strumenti semplificano lo sviluppo di algoritmi, riducendo la complessità del lavoro e migliorando la gestione del rumore quantistico.
Un ecosistema globale per la ricerca quantistica
Oltre alle collaborazioni industriali, IBM sta ampliando il proprio impatto anche nel settore accademico. Ad esempio, il Rensselaer Polytechnic Institute (RPI) sta lavorando per integrare il supercomputer classico AiMOS con l'IBM Quantum System One, creando un ambiente unico per il calcolo ad alte prestazioni.
Questi sviluppi consolidano la posizione di IBM come leader nel settore del calcolo quantistico, aprendo nuove possibilità per affrontare sfide scientifiche e tecnologiche complesse.
Il futuro del calcolo è anche quantistico
Gli annunci della Quantum Developer Conference 2024 confermano che il futuro del calcolo è sempre più orientato alla convergenza tra soluzioni quantistiche e classiche. I risultati descritti rappresentano un ulteriore passo nella roadmap di IBM verso l'era della quantum utility e lo sviluppo di sistemi privi di errori (o con un numero di errori inferiori) come previsto per il 2029.
Con i progressi raggiunti in hardware, software e collaborazioni strategiche, IBM si prepara a ridefinire il panorama dell’innovazione tecnologica globale, accelerando la ricerca e migliorando le applicazioni pratiche delle soluzioni quantistiche nei settori più critici o strategici per l’umanità.