Il 60% dei diciottenni italiani sta snobbando il Bonus Cultura da 500 euro, solo il 40% infatti si è regolarmente iscritto alla piattaforma.Fortunatamente c'è ancora tempo per aderire (fino al 30 giugno 2017) e spendere (entro il 31 dicembre 2017), ma resta il fatto che ci si aspettava un'accoglienza più calorosa.
Alcuni osservatori sostengono che il meccanismo di registrazione si sia dimostrato troppo complesso e che l'offerta culturale abbia un po' deluso soprattutto i residenti nei centri più piccoli. E dire che si parla di 500 euro, una cifra che alcuni lavoratori guadagnano in circa tre settimane di attività - se non di più.
Abbiamo spiegato in passato che per ottenere il bonus bisogna aver compiuto 18 anni nel 2016 e disporre di identità digitale (SPID). Mamma mia lo SPID! Se a 18 anni non sei in grado di attivarlo tramite InfoCert, Sielteid, Tim o Poste italiane forse bisognerebbe preoccuparsi per i destini del paese.
Ad ogni modo dei 527.427 giovani diciottenni, 286mila hanno attivato un'identità digitale e 230mila si sono iscritti a 18app. Dei 290 milioni di euro ne sono stati spesi solo 18,5 milioni, poco più del 6%.
E dire che il bonus può essere impiegato per l'acquisto di biglietti o abbonamenti per il cinema, concerti ed eventi culturali, libri, musei, teatro, danza, etc. Sono rimasti esclusi CD, DVD e dispositivi elettronici ma non sembra una grave mancanza. In fondo l'obiettivo è quello di far uscire di casa i giovani e vivere esperienze culturali.
Già, ma coloro che vivono nei piccoli centri? Beh, sicuramente godono di una minore offerta rispetto alle grandi città, ma questo è un problema del territorio. E se non si attiva il cittadino - oggi diciottenne ma domani pater o mater familias - non saranno certo le forze politiche a preoccuparsi della questione.
Dopodiché un cinema multisala o gli acquisti online sono alla portata di tutti. L'elenco degli esercenti, partner del programma è lunghissimo: Amazon, Internet Bookshoop Italia, Mondadori, La Feltrinelli, TicketOne, etc.