Bambu Lab P1S, la stampante multicolore da avere | Test & Recensione
La nostra recensione della Bambu Lab P1S, una stampante 3D dall'ottimo rapporto qualità/prezzo, veloce e ben automatizzata.
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a cura di Andrea Ferrario
Editor in Chief
La Bambu Lab P1S costa circa 550 euro, e nella versione con AMS, l’accessorio per abilitare la stampa multifilamento, costa circa 780 euro. C’è poco da dire, il rapporto prezzo/prestazioni che offrono le stampanti Bambu Lab è probabilmente impareggiabile, e la buona notizia è che non ci sono rinunce da fare in termini di qualità, facilità d’uso, velocità e supporto a più materiali. Raggiunge i 500 mm/s, l’accelerazione è di 20mila mm/s, pari a quella di stampanti professionali, ed è dotata di tutti gli automatismi oggi desiderabili.
La P1S si può vedere come una versione un po’ ridotta della X1 Carbon, da cui non si differenzia per la quantità di caratteristiche, piuttosto per la qualità delle stesse: la X1 ha uno schermo migliore, così come una fotocamera integrata di qualità superiore, uno chassis in metallo, ma se vorrete tutto questo dovrete essere pronti a spendere quasi il doppio.
Come è fatta
La P1S è una stampante chiusa, con uno chassis in plastica. Non è un materiale pregiato, ma fa il suo dovere in termini di riduzione del rumore e mantenimento della temperatura. Ha un design Core XY, con la testina posizionata in alto e il piatto che si sposta, scendendo a mano a mano che la stampa avanza. Non è molto pesante, grazie soprattutto all’uso della plastica. La parte superiore è in vetro, il pannello è solo appoggiato su delle guarnizioni. È un’ottima soluzione, poiché all’occorrenza potrete accedere direttamente dall’alto. Lo sportello anteriore è anch’esso in vetro trasparente.
Il piatto ha un volume di stampa di 256 x 256 x 256 mm, ed è dotato del classico piatto magnetico con superficie lavorata che offre un’ottima presa del modello ma rende facilissima la rimozione del modello stampato, dopo che si è raffreddato.
Nella parte posteriore c’è lo “scarico” del filamento. La testina di stampa sfrutta un sistema di taglio e pulizia posizionato nella parte posteriore del piatto, e il filamento cade in uno scivolo che ha sbocco sul retro della stampante. Non è una soluzione ottimale, poiché se posizionerete la stampante vicino a una parete, dovrete trovare il modo di raccogliere i rimasugli in maniera intelligente. Tuttavia, in perfetto stile maker, sarà semplice stampare un raccoglitore ad hoc, basterà cercare su Maker World “poop chute” e troverete varie versioni pronte per essere usate. Questo scivolo è usato sempre, non solo quando userete il multi-filamento e farete una stampa multi-colore.
L’hotend è completamente in metallo e l’ugello installato è in acciaio da 0.4 mm. La velocità di stampa, come già indicato, è di 500 mm/s con un’accelerazione di 20000 mm/s. Ma non è la velocità predefinita, bensì la metà; per modificare la velocità sarà sufficiente premere il pulsante “turbo”. Una volta avviata la stampa, si ha l'opzione di passare dalla modalità standard a quella “sport” o “ludicrous”, che rispettivamente aumentano la velocità del 124% e del 164% rispetto a quella normale.
È possibile accedere alle impostazioni di velocità dal software slicer o dall'interfaccia della stampante. Sebbene molte stampe possono essere ultimate con successo in modalità sport o ludicrous, non tutti i materiali riescono a fondersi abbastanza velocemente per stare al passo con queste velocità. Il profilo del materiale nello slicer contiene una limitazione nascosta chiamata "Volumetric Speed Limitation", ovvero il volume di filamento che può essere estruso al secondo. Questo significa che una stampa in modalità "ludicrous" con TPU sarà molto più lenta rispetto a una con PLA.
La P1S è compatibile con l’AMS, il sistema multi-filamento che permette di ospitare fino a quattro bobine. Questo può facilmente essere posizionato sopra alla stampante, evitando d’ingombrare ulteriormente, anche se eliminerà la possibilità di rimuovere il coperchio. Una volta collegato tramite tubi guida e cavo di alimentazione, molto corto, non potrete spostarlo agilmente dove vorrete. Nel caso in cui non utilizziate l’AMS, il supporto per il filamento è nella parte posteriore della stampante.
Messa in opera
La Bambu Lab P1S arriva quasi completamente assemblata, dovrete collegare il supporto per la bobina di filamento e lo schermo. Se acquisterete il modello con AMS, sorprendentemente quest’ultimo sarà inserito all’interno della stampante stessa, tenuto ben fermo da un supporto in plastica.
Oltre a dover togliere tutte le protezioni e le viti che tengono tutte le componenti ben ferme per evitare problemi durante il trasporto, dovrete collegare l’AMS con due cavi e il tubo guida del filamento. Non c’è veramente nulla di complicato, assicuratevi però di aver tolto tutte le viti, altrimenti rischierete di danneggiarla al primo avvio.
Dopo averla assemblata e accesa, la stampante effettuerà la prima calibrazione in cui livellerà il piatto, ovviamente in maniera automatica. Successivamente dovrete caricare il filamento. Se userete l’unità AMS, dovrete solo posizionare la bobina e infilare un estremo del filamento nell’apposito foro e verrà caricato in automatico. Se invece userete un singolo filamento, dovrete dovrete usare il touchscreen per riscaldare l’ugello e poi fare avanzare il filamento fino a quando non spurgherà dall’ugello (un po’ “vecchio stile”).
Nella confezione sono presenti anche alcuni accessori, un hotend di ricambio, due tamponi di pulizia degli ugelli e una scheda microSD. Ci sono anche tre bobine di filamento, ma con solo 200 grammi di materiale. Le bobine hanno un NFC integrato che permette alla stampante di riconoscere automaticamente il materiale e il colore. Se userete bobine di altre marche, dovrete impostare materiale e colore, ma potrete farlo velocemente dall’applicazione.
AMS e Slicer
Differentemente dal sistema della Bambu Lab A1 Mini, di cui potete leggere la recensione a questo indirizzo, questo modulo AMS è chiuso da un coperchio e funziona anche come drybox.
Dallo Slicer potrete impostare il comportamento di stampa, usando il modulo non solo per la stampa mulit-colore / multi-materiale, ma anche per stampe che richiedono più di una bobina, o per consumare bobine con poco materiale, indicando le bobine di backup così che in automatico la stampante possa passare dall’una all’altra.
Lo slicer Bambu Studio è sempre lo stesso, ma per chi si avvicina per la prima volta è un fork di PrusaSlicer, e in generale ricalca le caratteristiche di molti slicer. La novità con cui probabilmente potreste entrare in contatto, se vi avvicinate per la prima volta alla stampa multi-colore, è la funzione di “pittura” del modello 3D, che vi permette di decidere i colori delle varie parti del modello in maniera molto semplice e veloce.
Sempre da questo software potrete accedere alla videocamera, per controllare la stampa o fare timelapse, o inviare direttamente i modelli da stampare tramite connettività Wi-Fi.
Prova di stampa
Nella MicroSD sono già presenti un po’ di modelli che è possibile stampare, così da assicurarsi che funzioni tutto a dovere. Abbiamo fatto un po’ di stampe per vedere come la P1S se la cava a confronto con altri modelli, e riportiamo anche l’esperienza dei nostri colleghi di Tomshardware.com.
La barca a destra è stata stampata a 500 mm/s in 18 minuti, mentre quella a sinistra con la velocità normale di 200-300 mm/s in 26 minuti. L'input shaping ha fatto un ottimo lavoro su queste stampe, poiché non si nota alcuna differenza visibile tra le due. La stampante ha gestito facilmente la pittura del filamento con HueForge, senza bisogno di passare a un ugello super fine. Il sistema di livellamento automatico della P1S garantisce un primo strato perfetto, rendendo facile lavorare con strati di 0,08 mm usando l'ugello standard da 0,4 mm. L’AMS permette anche di “dipingere” con quattro colori senza cambi manuali.
Questa stampa di Baby Yoda ha impiegato 2 ore e 36 minuti usando Polymaker LM Sparkle Green, Christmas Green PLA Pro, Bambu Lab Green PLA e 3D Fuel Lulzbot Green PLA+.
Non è necessario realizzare stampe multicolore per apprezzare l’utilità dell'AMS di Bambu Lab come pratico porta bobine. Questa action figure è stata realizzata usando otto colori, con ciascuna parte stampata individualmente su piatti condivisi. L’action figure è stata stampata con strati di 0,16 mm e 3 pareti, risultando in strati lisci come il burro, richiedendo 2 ore e 43 minuti per essere stampata in due lotti. Il dragone di calibrazione ha richiesto 23 minuti per essere stampato con strati di 0,2 mm e 3 pareti. Queste stampe utilizzano Bambu green PLA, Inland Blue, Black, White e Light Brown PLA, Polymaker Starlight Jupiter (per i capelli) e Protopasta Double Espresso (per i pantaloni).
Questi sono ingranaggi stampanti in nylon, che soffre di una scarsa adesione tra gli strati. Una volta rallentata la velocità a 75 mm/s per le pareti, le stampe sono risultate ottime. Non ci sono stati problemi con il PETG riciclato. Abbiamo anche testato l’ASA: questo pezzo è stato stampato facilmente, senza deformazioni. Stampato con strati di 0,2 mm con Polymaker Galaxy ASA usando le impostazioni predefinite in 1 ora e 17 minuti.
Voto Recensione di Bambu Lab P1S
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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Ottimo rapporto prezzo / prestazioni
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Veloce
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Completamente automatizzata
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Applicazione ben fatta
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Compatibilità multi filamento
Contro
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La stampa multi-filamento crea molto spreco
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Lo scivolo posteriore non è l’ideale
Commento
Abbiamo già premiato con il nostro award la Bambu Lab A1 Mini, ma non possiamo esimerci dal premiare anche questa Bambu Lab P1S, poiché è praticamente una X1 Carbon, alla metà del prezzo.
Informazioni sul prodotto
Bambu Lab P1S