Le conseguenze sul mercato di questo lancio sono ancora incerte. Mentre Sony è membro del HDV Consortium, Panasonic di fatto si ritrova con il primo prodotto ad alta risoluzione per camcorder. I due giganti dell’elettronica, fino ad ora, si erano concentrati nel lancio dello standard Blu-Ray, senza sbilanciarsi sui loro futuri progetti riguardanti il segmento portatile. “Ci stiamo confrontando sulle possibilità di coesistenza del Blu-Ray e dell’AVCHD. Panasonic è convinta che entrambi i formati possano trarne beneficio”, ha confermato Hunt-Boles. “L’AVCHD non dispone del sistema avanzato per la protezione del copryright, e si distingue dal Blu-Ray anche per la minore capacità. Ma dato che sfruttano lo stesso tipo di tecnologia di compressione, un disco AVCHD potrà essere riprodotto su player Blu-Ray”.
Gli analisti hanno salutato con interesse l’avvento di questo nuovo standard, soprattutto perché è in grado di supportare un recording progressivo a 24 frame al secondo sia con 720 linee di risoluzione, che con 1080 linee. Il 24P, infatti, è il formato più popolare fra i cineasti, che però non viene contemplato dal HDV.
“Sony e Panasonic hanno implementato un programma licenziatario per coinvolgere altri produttori”, ha confermato Hunt-Boes. Al momento, infatti, Canon e Samsung, non hanno ancora comunicato quale sarà la loro strategia nel settore camcorder. JVC, posseduta in parte da Matsushita, non dispone ancora di un prodotto con supporto ottico con tali prestazioni.
La roadmap non è stata fissata, ma Sony ha voluto confermare che il lancio dei nuovi prodotti AVCHD sarà indipendente da quello di Panasonic. Insomma, per quanto riguarda la strategia commerciale, ognuno per la sua strada e con tempi ancora da decidere.