Aste online dedicate agli scarti di lavorazione industriale: così la provincia di Rieti e la zona dei Castelli Romani daranno una risposta al problema dell'uso insostenibile di risorse naturali e le questioni legate alla gestione dei rifiuti. Il progetto "More reusing & More recycling", curato dalla Regione Lazio, il Dipartimento di Meccanica e Aereonautica dell'Università La Sapienza, Nova Consulting S.r.l., Provincia di Rieti e SDIE G.E.I.E., partirà a luglio e si concluderà nel giugno 2012.
Un simpatico reusing
"Alla base dell'iniziativa d'è l'idea che alcuni tipi di rifiuti, se soddisfano alcuni criteri, possono essere considerati sottoprodotti, e quindi commercializzati. Pensiamo al legno, al vetro, agli scarti delle lavorazioni edili, oppure ai polifenoli, estratti dalle acque di vegetazione della produzione dell'olio. Noi abbiamo individuato due eco-distretti nel Lazio, abbiamo fatto una mappatura delle imprese operanti sul territorio e ci siamo proposti come collante di domanda e offerta", ha spiegato Manuele Messineo, uno dei responsabili dell'iniziativa.
"Una riduzione dei costi di gestione dei rifiuti in quanto diminuendo il volume degli scarti rimanenti diminuisce anche il costo dello smaltimento dei rifiuti e una riduzione dei costi di approvvigionamento delle materie prime in quanto si possono privilegiare le MPS (materie prime seconde)" sono gli obiettivi chiave previsti dalla Regione Lazio.
Il progetto ha previsto quattro fasi:
- Mappatura del territorio: questa fase prevede un consistente e sistematico coinvolgimento di tutti i sistemi produttivi (non solo industriali ma anche aziende agricole, etc.) presenti nelle aree territoriali definite per la sperimentazione, in modo da valutare il potenziale ricettivo di tipologie specifiche di materiale derivabili da raccolte differenziate specializzate
- Ampliamento del potenziale: questa macro attività è dedicata a supportare tecnicamente le imprese e le organizzazioni presenti sui territori interessati per intervenire sui propri processi produttivi, modificandoli o introducendone dei nuovi, in modo da ampliare la capacità di reimpiego dei rifiuti derivanti dalla raccolta sul territorio
- Ridefinizione della raccolta: questa fase ha come obiettivo quello di analizzare e riprogettare i sistemi di raccolta dei rifiuti solidi urbani nei comuni delle aree interessate, in modo da allineare le tipologie di materiali di scarto raccolti (offerta) con la necessità emerse e derivanti dell'analisi dei processi produttivi
- Messa a regime del sistema: quest'ultima macro attività si propone di mettere in connessione i sistemi si domanda e di offerta attraverso la creazione di strumenti specifici (quali ad esempio una borsa dei rifiuti e/o una serie di mappe territoriali indicanti tipologia e quantità dei rifiuti gestibili in quelle aree) e per mezzo di una progettazione della logistica dei rifiuti per la creazione di un sistema di raccolta dedicato.
More reusing & More recycling ha un budget di circa 1,5 milioni di euro, di cui 300mila provenienti dal finanziamento della Regione Lazio, 700mila dal finanziamento della Commissione Europea e 71mila dai partner.