Arrestato Pavel Durov, il fondatore di Telegram

Magnate di Twitter arrestato a Parigi: sotto inchiesta per la moderazione dei contenuti. Fermato all'aeroporto dopo l'atterraggio del suo jet privato.

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a cura di Andrea Maiellano

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Nelle scorse ore, le testate giornalistiche di tutto il Mondo hanno diffuso la notizia dell'arresto di Pavel Durov, il fondatore e CEO di Telegram.

Durov sarebbe stato messo in stato di fermo sabato 24 agosto, alle 23, all'aeroporto di Le Bourget, vicino Parigi. L'imprenditore di 39 anni stava rientrando dall'Azerbaijan quando è stato fermato dalla gendarmeria aeroportuale, durante uno scalo nella capitale francese, su mandato della magistratura francese.

L'arresto sarebbe legato alla supposta mancanza di collaborazione da parte di Telegram con le autorità francesi.

Secondo le fonti, Durov è stato fermato impugnando un mandato emesso dalla direzione nazionale della polizia giudiziaria francese. L'indagine preliminare mira a far luce sull'utilizzo, e quindi sul coinvolgimento passivo, di Telegram in una serie di reati, tra i quali ricettazione, spaccio, riciclo di denaro, abusi psicologici e condivisione di immagini pedopornografiche online.

La piattaforma di messaggistica, che conta 900 milioni di utenti attivi mensili, è da tempo sotto osservazione delle forze dell'ordine francesi per il fatto che, in virtù della sua elevata crittografia, favorirebbe il suo utilizzo per una serie di reati e di attività legate al terrorismo.

L'indagine francese si sarebbe concentrata sulla mancanza di moderatori su Telegram e la polizia ha considerato che questa situazione stia permettendo che le attività criminali continuino indisturbate sull'app di messaggistica.

Durov, la cui fortuna è stimata da Forbes a 15,5 miliardi di dollari, dichiarò a più riprese che alcuni governi esercitarono pressioni su di lui per permettergli di avere accesso ai dati di Telegram, ma ha sottolineato che l'app deve rimanere una "piattaforma neutrale" e non un "attore nella geopolitica".

Tuttavia, la crescente popolarità di Telegram ha suscitato preoccupazioni in diversi paesi europei, inclusa per l'appunto la Francia, riguardo alla sicurezza e alle violazioni dei dati.

Il rappresentante russo presso le organizzazioni internazionali a Vienna, Mikhail Ulyanov, e altri politici russi hanno pubblicamente accusato la Francia di comportarsi da dittatura.

Ironicamente è lo stesso tipo di critica che Mosca aveva affrontato sia nel 2014, quando cercò di imporre richieste a Durov, sia nel 2018 quando pose dei veti su Telegram (decaduti poi nel 2021).

Ulyanov ha scritto su X che: "alcune persone "ingenue" non capiscono ancora che, se giocano un ruolo più o meno visibile nello spazio dell'informazione internazionale, non è sicuro visitare paesi che si stanno avvicinando a società molto più totalitarie".

Robert F. Kennedy Jr., che venerdì ha abbandonato la sua campagna presidenziale negli Stati Uniti e ha appoggiato il repubblicano Donald Trump, ha affermato su X che la necessità di proteggere la libertà di espressione "non è mai stata più urgente".

Diversi blogger russi, infine, hanno invitato le persone a unirsi a loro per protestare davanti alle ambasciate francesi in tutto il mondo a mezzogiorno di domenica.

Le ultime informazioni ritengono che Durov potrebbe affrontare un possibile rinvio a giudizio nella giornata di oggi. 

Nato nel 1984 a Leningrado (oggi San Pietroburgo), Durov ha trascorso parte della sua infanzia anche in Italia. Dopo la laurea in Filologia nel 2006, ha fondato V-Kontakte, una piattaforma simile a Facebook molto popolare in Russia.

Nel 2014, si è dimesso da CEO di V-Kontakte dopo essersi rifiutato di collaborare con le autorità russe su questioni legate alle proteste contro l'invasione della Crimea.

Successivamente, Durov si è dedicato allo sviluppo di Telegram, inizialmente basata a Berlino e poi trasferita a Dubai, visto che i Russia non avrebbe potuto diffonderla.

Nonostante le dichiarazioni dell'azienda sull'impegno contro l'uso illecito della piattaforma, Telegram è stata criticata per la presenza di contenuti estremisti, fake news e canali dedicati a teorie del complotto.

Telegram, grazie alla sua crittografia, è diventato uno strumento vitale in diversi contesti. Nella recente guerra fra Russia e Ucraina, entrambi i fronti utilizzano costantemente Telegram per poter comunicare in totale riservatezza, così come per i cittadini Russi, Telegram è stato l'unico strumento sul quale hanno potuto reperire informazioni, e immagini, reali della guerra in corso.

In attesa dimaggiori aggiornamenti, l'arresto di Durov potrebbe portare a un'incriminazione da parte delle autorità francesi per favoreggiamento, o addirittura incitamento, a una serie di capi d'accusa decisamente importanti, anche se l'opinione pubblica sostiene che si tratti di un arresto pensato per intimorire, e spingere a collaborare, il CEO di Telegram.

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