Apple Vision Pro, il nuovo dispositivo VR di Apple, sta suscitando l'indignazione tra alcuni dei suoi acquirenti, in particolari quelli che speravano di trovare una penetrazione perfetta tra tecnologia di punta e onanismo. Il dispositivo, con un prezzo di 3500 dollari, ha deluso molti utenti perché non supporta la riproduzione di contenuti per adulti in realtà virtuale (VR).
In altre parole, Apple ha voluto impedire che il Vision Pro diventasse un giocattolo erotico per cuori solitari: non funzionano le applicazioni, come c’era da aspettarsi, ma non funzionano nemmeno i contenuti VR web-based, quelli che in teoria si possono riprodurre con un semplice browser.
Sicuramente si tratta di un pubblico ristretto ma è un gruppo dove non mancano i creativi, come dimostra l’utente che ha etichettato il dispositivo come una cintura di castità da 3.500 dollari.
Vale la pena ricordare che Apple Vision Pro è un prodotto nuovo, e come tale ha anche tanti altri limiti oltre a quello della pornografia - per non parlare di veri e propri difetti. Tutto normale per un dispositivo di nuova concezione, e in genere si tende a pensare che con la seconda o terza generazione le cose si sistemeranno.
In questo caso però Apple ha deciso di impedire la riproduzione di certi contenuti, andando di fatto a interferire con il libero arbitrio dei suoi clienti. Se lo facesse con gli iPhone o con il Mac sarebbero in migliaia a scandalizzarsi.