Apple lotta per non perdere i soldi delle commissioni in Europa

Apple potrebbe introdurre nuove tariffe e restrizioni per le app scaricate al di fuori dell'App Store nell'UE, mantenendo la possibilità di percepire commissioni sugli acquisti in-app e sfidando la nuova legislazione che mira a garantire un campo di gioco equo per tutte le aziende.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Nell'Unione Europea, Apple starebbe considerando l'idea di applicare commissioni anche alle app scaricate al di fuori dell'App Store, nonostante la nuova legge UE sia pensata proprio per creare canali alternativi che permettano a utenti e sviluppatori di risparmiare. 

La legislazione UE, che entrerà in vigore nel corso del 2024, consente agli utenti di scaricare app al di fuori dell'App Store, impattando la scoperta, la promozione e l'accesso alle app iOS. Apple sostiene che ciò esporrebbe gli utenti iPhone a rischi di sicurezza, simili a quelli di Android, ma la legge cerca di bilanciare il potere tra il gigante tecnologico e le aziende che vogliono operare sulla sua piattaforma.

Questa novità è quindi un passo in più rispetto all’obbligo di permettere strumenti di pagamento alternativi: Apple ha dovuto cedere anche su questo aspetto, ma ha escogitato un sistema per farsi dare comunque il 27% - una mossa che Spotify ha definito “oltraggiosa”

Ebbene, secondo il Wall Street Journal, Apple potrebbe introdurre "nuove tariffe e restrizioni" per le app scaricate fuori dall'App Store nell'UE, mantenendo la possibilità di percepire commissioni sugli acquisti in-app, anche se l'app è scaricata da altri siti. Non è chiaro se Apple deciderà davvero di seguire questa strada, né eventualmente in che modo potrebbe chiedere una commissione per app installate fuori dall’app store. 

Chiaramente, comunque, se lo facesse andrebbe contro lo spirito della norma europea, anche se formalmente potrebbe riuscire e rispettare la legge. C’è anche un precedente: quando la UE impose per la prima volta il caricatore unico, Apple trovò il modo di mantenere la porta Lightning mettendo un connettore USB-A sul trasformatore, che così diventava universale. Con le commissioni e le app esterne potrebbe capitare qualcosa del genere. 

D’altra parte il nuovo sistema europeo potrebbe rappresentare un colpo per Apple. Non tanto per il denaro perso in commissioni, visto che il mercato europeo degli acquisti in-app è relativamente piccolo, quanto piuttosto perché si andrebbe a stabilire un precedente. E qualche legislatore potrebbe pensare di fare la stessa cosa anche in USA, dove la torta è di oltre 80 miliardi l’anno

Oltre agli app store alternativi e ai metodi di pagamento, Apple sta anche esaminando una modifica dell’hardware NFC per permettere di effettuare pagamenti con strumenti diversi da Apple Pay - un’altra fonte di commissioni per Apple. 

Mentre l'UE si concentra sul mercato locale e i suoi circa 450 milioni di consumatori, Apple si sta sforzando di mantenere in vita e sotto controllo la sua gallina dalle uova d’oro.

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