Sensibile al tocco

Il Touch, il nuovo lettore MP3 targato Apple, eredita molte caratteristiche dall'iPhone e porta a un livello superiore il concetto di lettore multimediale. Tuttavia ha anche dei difetti. Scopriamoli assieme.

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a cura di Tom's Hardware

Sensibile al tocco

Lo schermo dell'iPod Touch è la caratteristica maggiormente distintiva di questo lettore, a partire dalle generose dimensioni che rendono maggiormente fruibile la visione di video e foto. La resa cromatica è buona, come gli angoli di visione, anche se in condizioni di elevata luminosità avrete qualche difficoltà di visione.

Lo schermo è, come detto, sensibile al tocco. Tutti i comandi sono facilmente gestibili e la reattività è ottima. Come per l'iPhone, l'utilizzo della tastiera virtuale richiede un po' di pratica, e la superficie in vetro si sporca molto facilmente, motivo per cui Apple ha inserito anche in questo caso un panno per la pulizia.

Un nuovo punto di riferimento

D'accordo con Apple, il Touch è il miglior iPod mai creato e l'interfaccia di gestione touchscreen ha i principali meriti di questo successo.

La navigazione è intuitiva e grazie agli effetti di transizione è molto divertente da usare e vedere. L'interfaccia risponde perfettamente, senza alcun rallentamento. Il menù principale è fatto a icone (ancora una volta identico a quello dell'iPhone). Le principali funzioni sono raggruppate nella parte bassa dello schermo, mentre le funzionalità accessorie sono in alto. Nel mezzo c'è molto spazio inutilizzato, che probabilmente in futuro potrà essere riempito con altre applicazioni.

Per la gestione della musica potete scegliere tra la ricerca per artisti, canzoni e album. I primi due metodi funzionano in maniera molto simile all'iPod classico, con l'unica differenza che lo spostamento viene effettuato trascinando il dito. La visualizzazione degli album è più sofisticata e mostra le copertine degli stessi. Ruotando il Touch di 90 gradi, lo schermo si ruoterà di conseguenza grazie a un sensore interno, e sarà possibile navigare tra gli album come se stessimo passando in rassegna dei vecchi dischi in vinile. L'effetto è garantito, a patto che le canzoni siano state precedentemente organizzate con iTunes.

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