Apple ha chiuso l'account a Epic, ma l'UE vuole vederci chiaro

L'Unione Europea ha deciso di indagare rispetto alla decisione di Apple relativa alla chiusura dell'account Epic Games su iOS.

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a cura di Marco Silvestri

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L'Unione Europea si inserisce nell'ultimo capitolo della lunga battaglia tra Apple ed Epic Games, dimostrando ancora una volta l'attenzione la sua attenzione verso temi attuali come concorrenza e mercato digitale. Secondo quanto riportato da Bloomberg, i regolatori europei interrogheranno Apple in merito alla sua decisione di bandire l'account per gli sviluppatori di Epic Games da iOS, una mossa che, secondo il creatore di Fortnite, ostacola l'espansione dell'Epic Games Store in Europa.

Il CEO di Epic, Tim Sweeney, ha sollevato la questione a gennaio con un post su X, criticando Apple per i suoi tentativi di eludere il Digital Market Act (DMA) e definendo gran parte delle nuove politiche dell'azienda come "spazzatura". Le regole di Apple includono l'adempimento ai requisiti di notarizzazione dell'azienda, il pagamento di una tariffa per la "tecnologia di base" (circa 54 centesimi per installazione annuale) dopo il milionesimo download e la dimostrazione di possedere 1,1 milioni di dollari in credito utilizzabili per dispute finanziarie.

La risposta di Apple alla richiesta di chiarimenti di Sweeney è stata categorica, sollevando dubbi sulla fiducia verso Epic e rifiutando di concedere all'azienda un account sviluppatore. Questa decisione si basa su violazioni contrattuali passate di Epic, ritenute gravi da Apple, tanto che le autorità competenti hanno permesso a Apple di terminare i rapporti con le entità controllate da Epic Games a propria discrezione. La reazione di Sweeney non si è fatta attendere, con un'accusa forte verso Apple, paragonata a un "signore feudale medievale che espone i teschi dei suoi nemici sulle mura del castello".

Questo disaccordo arriva dopo cinque anni di controversie tra le due compagnie, iniziate nel 2020 quando un aggiornamento di Fortnite ha introdotto una funzione di pagamento diretto, aggirando le regole di Apple che richiedono l'uso degli acquisti in-app per i giochi iOS. La Corte d'Appello della California ha dato ragione a Epic, ma la Corte Suprema ha declinato il caso.

Con l'entrata in vigore del DMA che mira a regolamentare i "gatekeeper" del mercato digitale come Apple, Microsoft e Meta, proibendo loro di favorire i propri sistemi o di ostacolare lo sviluppo di applicazioni di terze parti, Apple potrebbe affrontare altre sanzioni significative. La violazione del DMA potrebbe costare all'azienda il 10% del suo fatturato annuo globale, che salirebbe al 20% in caso di recidiva. Di recente, l'UE ha inflitto ad Apple la sua prima multa, pari a 1,8 miliardi di euro, per aver limitato le app di streaming musicale concorrenti e si attendono risvolti anche nell'ambito della controversia con Epic.

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