Anonymous punisce Calderoli e la Lega per il caso Kyenge

Anonymous ha compiuto un attacco denial-of-service al sito della Lega Nord.

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a cura di Dario D'Elia

Anonymous ha deciso di punire l'onorevole Calderoli e la Lega Nord per i recenti insulti indirizzati al Ministro Kyenge. Il sito ufficiale ieri è andato off-line a causa di un attacco informatico DoS (denial-of-service). Al momento leganord.org è nuovamente raggiungibile, ma non è chiaro quanto realmente sia durata l'azione hacktivista.

"Io mi consolo quando navigo in Internet e vedo le fotografie del governo. Amo gli animali, orsi e lupi com'è noto, ma quando vedo le immagini della Kyenge non posso non pensare, anche se non dico che lo sia, alle sembianze di orango", aveva dichiarato Calderoli, la settimana scorsa, durante la festa della Lega di Treviglio.

Il sito della Lega ieri

Da lì in poi sono esplose le polemiche, anche perché l'onorevole è vicepresidente del Senato della Repubblica. Anonymous ha deciso di entrare a gamba tesa nella vicenda. "Ci rammarica dover constatare, per l'ennesima volta, come la maggior parte degli esponenti e dirigenti di quello scherzo della natura, che avete l'audacia di definire partito politico Leganord, siano solo degli xenofobi, razzisti e intolleranti. Un ammasso di decerebrati", scrivono gli anon italiani sul sito ufficiale.

"L' On. Calderoli, fermamente determinato nel suo proposito di affossare ancora di più la già non esistente e sofferente immagine della squallida accozzaglia di zotici che tirano le redini in casa Leganord, come di consueto, si è lasciato sfuggire una ghiotta occasione per tacere, deliziandoci con un' altra delle sue perle di saggezza".

Il comunicato prosegue con il gioco delle sembianze additando Calderoli e altri esponenti ai Neandertaliani "sia nelle fattezze che nell'acume politico, sia nel volume della materia grigia presente nei loro crani".

Infine spazio all'ironia con le denunce di reclamo "a mezzo doccia di pacchetti SYN TCP".

Diciamo che non c'è nulla da aggiungere, tranne il fatto che esprimiamo massima solidarietà al Ministro dell'integrazione Cécile Kyenge.

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