Nel 2025, Amazon potrebbe affrontare un'indagine da parte dell'Unione Europea per presunte violazioni del Digital Markets Act (DMA). Fonti vicine a Reuters suggeriscono che la società potrebbe essere accusata di promuovere e offrire preferenzialmente i propri prodotti sui propri store online.
La decisione di avviare l'indagine sarà presa dalla nuova responsabile antitrust dell'UE, Teresa Ribera, che subentrerà il prossimo mese alla dimissionaria Margrethe Vestager.
Il DMA, entrato in vigore l'anno scorso, stabilisce norme rigide per le grandi piattaforme online, che devono "comportarsi equamente online e lasciare spazio alla contestabilità" per garantire una concorrenza leale. Secondo il sito web dell'UE, le linee guida proibiscono ai colossi della tecnologia come Amazon di dare trattamenti preferenziali ai propri prodotti e servizi sulle loro piattaforme.
La notizia si inserisce in un contesto più ampio di indagini regolamentari, poiché la Commissione Europea ha già avviato quest'anno procedimenti contro Apple, Meta e Google per questioni analoghe, quali tariffe e presentazione preferenziale delle proprie app nei propri store online. Gli sviluppi futuri potrebbero delineare nuovi scenari nel regolamento del mercato digitale europeo.
In questo momento l'azienda sta affrontando il periodo più impegnativo dell'anno, il Black Friday, su cui investe sempre tantissimo tempo per soddisfare le richieste di milioni di clienti in tutto il mondo (anche in Italia).
Staremo a vedere se l'Unione Europea avvierà questa indagine e quali sono i piani di Amazon nel difendersi. Vi terremo costantemente aggiornati in caso di aggiornamenti.