Oggi a Milano, in viale Monte Grappa, ha aperto i battenti il quartier generale italiano di Amazon, una struttura imponente da 17500 metri quadri, a due passi dai grattacieli di Porta Nuova e nel cuore del cosiddetto high tech district. Qui, dove tra gli altri ci sono Microsoft e Samsung, il colosso statunitense ospiterà 400 dipendenti in una struttura avveniristica, con luci che si accendono da sole, piazze interne, cucine, strutture per il relax, terrazze panoramiche, 200 metri quadri di pannelli solari sul tetto e piazzole di ricarica per le auto elettriche nei parcheggi.

La buona notizia è che la struttura è pensata per ospitare fino a 1100 dipendenti, per cui nei prossimi anni sono previste assunzioni corpose. È inevitabile del resto visto che qui si decideranno le politiche future per il mercato italiano. L'inaugurazione del quartier generale dunque sancisce definitivamente l'ingresso di Amazon nel nostro Paese con entrambi i piedi, una conseguenza probabilmente anche del ritrovato accordo col fisco nazionale. Dopo le accuse dello scorso aprile di aver evaso 130 milioni di tasse nel nostro Paese infatti Amazon è addivenuta ad un accordo e da allora ha iniziato a pagare regolarmente le tasse sui ricavi generati in Italia.

Normalmente infatti la presenza di una sede operativa sul territorio nazionale giustifica una maggior attenzione e maggiori pretese da parte del fisco locale. Amazon invece ha regolarizzato la sua posizione contributiva già sette mesi fa e quindi non ha più bisogno di evitare che la propria attività in Italia sia troppo diretta.

Insomma con la nuova sede operativa sono tutti contenti: Milano, che rafforza la sua immagine di capitale economica del Paese e città tecnologicamente all'avanguardia, Amazon che sancisce definitivamente una presenza forte in Italia e l'Agenzia delle Entrate, che incamera quanto ritiene giusto. Ora non resta che attendere le assunzioni. Se siete in cerca di un impiego drizzate le antenne: una scrivania a Milano potrebbe star aspettando proprio voi.