Content creator italiani multati di 2 milioni di euro per promuovere il gioco d'azzardo

Agcom sanziona influencer: 2 milioni di multe per pubblicità di giochi d'azzardo sui social. 21 nuovi provvedimenti contro content creator.

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a cura di Giulia Serena

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L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha adottato 21 nuove sanzioni contro content creator che promuovevano giochi d'azzardo e scommesse su piattaforme di condivisione video come TikTok, YouTube e Instagram. Le multe, per un totale di circa 2 milioni di euro, sono state emesse in applicazione del "decreto dignità" del 2018.

Questi provvedimenti segnano la prima volta in cui l'Agcom sanziona direttamente persone fisiche, i content creator, per la violazione del divieto assoluto di pubblicità relativa a giochi e scommesse con vincite in denaro. Le sanzioni fanno seguito a numerose segnalazioni ricevute tra il 2022 e il 2023.

Foto di AidanHowe da Pixabay
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Il decreto dignità vieta qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro e al gioco d'azzardo, indipendentemente dal mezzo utilizzato. L'azione dell'Agcom mira, quindi, a contrastare la diffusione di contenuti che promuovono attività potenzialmente dannose, soprattutto per i giovani utenti delle piattaforme social.

Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha recentemente confermato la legittimità dell'operato dell'Agcom, respingendo due ricorsi presentati da un content creator sanzionato. Questo precedente rafforza la posizione dell'Autorità e potrebbe portare a un'intensificazione dei controlli e delle sanzioni nel prossimo futuro.

L'intervento dell'Agcom sottolinea l'importanza della responsabilità dei creatori di contenuti nell'ambito della comunicazione digitale. Le piattaforme di condivisione video, già oggetto di procedimenti conclusi tra fine 2023 e inizio 2024, dovranno probabilmente adottare misure più stringenti per prevenire la diffusione di contenuti pubblicitari illegali relativi al gioco d'azzardo.

L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) è un'istituzione relativamente giovane in Italia, essendo stata istituita nel 1997. Tuttavia, la regolamentazione delle comunicazioni ha una storia ben più lunga e complessa nel nostro paese.

Le origini della regolamentazione delle comunicazioni in Italia risalgono al periodo fascista, quando il regime controllava strettamente i mezzi di informazione. Dopo la caduta del fascismo, la Costituzione del 1948 sancì la libertà di espressione e di stampa, ma la regolamentazione effettiva del settore rimase a lungo frammentaria.

Nel corso degli anni, le competenze dell'Agcom si sono estese per adattarsi all'evoluzione tecnologica e sociale: l'avvento di internet e dei social media ha posto nuove sfide, come dimostra il recente caso delle sanzioni ai content creator per la promozione del gioco d'azzardo. Questo evidenzia come l'Autorità stia cercando di adattare la sua azione regolatoria al mutevole panorama digitale, bilanciando la libertà di espressione con la necessità di proteggere i consumatori, specialmente i più giovani.

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