A cosa serve il Web3 e i principali casi d’uso

Coniato ufficialmente nel 2014 da Gavin Wood, il Web3 è l'unico strumento che permette di preservare la democazia liberale; scopriamo insieme gli scenari chiave di utilizzo.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Non è la prima volta che definiamo la terminologia Web3, in questo precedente articolo abbiamo infatti descritto le origini e la nascita di questa “nuova” evoluzione che, grazie a tecnologie emergenti come la blockchain, promette di decentralizzare i servizi e garantire una rete più sicura, trasparente e personalizzabile. Come accennato, infatti, Web3 nasce da una esigenza: la gestione e sicurezza dei dati, che deve essere indipendente dal controllo delle “big tech”. 

Web3, come opera su blockchain

Il Web3 rappresenta un'opportunità di business significativa se integrato con un'altra tecnologia rivoluzionaria: la blockchain, l’infrastruttura alla base delle criptovalute. Quest'ultima è nota per la sua capacità di fornire una struttura decentralizzata e sicura, e questo binomio permette di ridefinire il modo in cui gestiamo e proteggiamo i dati nel mondo digitale. 

Come funziona esattamente? A differenza dei sistemi centralizzati tipici del Web2, dove i dati son controllati da singole entità (aziende), la blockchain distribuisce le informazioni su una rete di nodi. Con una struttura di questo tipo non sono quindi necessari intermediari per garantire l’integrità dei dati, le informazioni infatti sono processate attraverso la blockchain e risultano estremamente complicate da manipolare per via della infrastruttura stessa fungendo così da garanzia. Ogni transazione o modifica è registrata in blocchi concatenati, visibili a tutti i partecipanti della rete, creando un registro immutabile e trasparente.   

Il Web3, con la sua natura decentralizzata, si integra perfettamente con la blockchain, creando un ecosistema digitale robusto e sicuro. La struttura distribuita della blockchain elimina i punti della precedente versione di Web2, migliorando notevolmente la resistenza a guasti e attacchi informatici. 

Inoltre, il Web3, enfatizza l'interoperabilità e la scalabilità, aspetti fondamentali resi anche possibili grazie all’adozione di progetti di rilievo come quello di Polkadot. Quest’ultimo, infatti, sfruttando blockchain indipendenti (conosciute con il nome di parachain) permette di comunicare e scambiarsi informazioni in modo sicuro. 

I settori chiave del Web3 

Come accennato, il Web3 promette di rivoluzionare il panorama digitale, assicurando di aprire nuovi orizzonti e portare con sé un'onda di innovazione che potrebbe trasformare radicalmente le dinamiche aziendali (RWA).

I Real World Assets (RWA), o "asset del mondo reale", rappresentano attività o beni fisici esistenti al di fuori del mondo cripto e della blockchain. Questi possono includere immobili, titoli di credito, attività finanziarie tradizionali come obbligazioni e prestiti, e altri tipi di asset fisici tangibili. L'integrazione di RWA con Polkadot e il Web3 si basa sulla capacità di tokenizzare e digitalizzare questi asset per renderli interoperabili e negoziabili sulla blockchain.

Polkadot, come protocollo di interoperabilità blockchain, offre un ambiente dove diverse blockchain specializzate (chiamate parachain) possono connettersi e collaborare tra loro. Questo è cruciale per l'integrazione di RWA nel Web3, poiché consente la creazione di applicazioni e protocolli che possono gestire, scambiare e transare questi asset in un ambiente decentralizzato e sicuro.

Le opportunità che si delineano sono diverse e interessanti in settori che vanno dalla finanza al marketing, dalla creazione di contenuti all'organizzazione aziendale. Esaminiamo ora alcuni dei casi d'uso più promettenti e potenzialmente redditizi del Web3. 

Sicurezza dei dati 

Nel contesto del Web3, c'è un chiaro e significativo avanzamento verso una maggiore sicurezza e privacy delle infrastrutture digitali. Grazie alla sua architettura decentralizzata e all'uso di tecnologie all'avanguardia come la blockchain e la crittografia avanzata, gli individui possono esercitare un controllo più diretto sui propri dati. Questo implica una minore esposizione delle informazioni personali ai rischi di violazione e uso improprio, un beneficio cruciale in un'epoca in cui la sicurezza dei dati è una preoccupazione prioritaria. Inoltre, gli utenti hanno il potere di scegliere se condividere o meno i propri dati e di stabilire cosa desiderano in cambio di tale permesso. 

Gli utenti hanno davvero un reale potere su cosa fare dei propri dati
Questo sviluppo è particolarmente vantaggioso per le aziende attive nel settore IT e della cybersecurity, che possono capitalizzare le opportunità offerte dal Web3. Allo stesso tempo, i provider di servizi cloud e di hosting possono integrare le tecnologie del Web3 per migliorare la protezione dei dati dei loro clienti, rinforzando la fiducia e consolidando la reputazione nel mercato. 

Gaming sulla blockchain 

Nel mondo videoludico, la blockchain sta effettivamente rivoluzionando il panorama con l'introduzione dei giochi basati su NFT (Non-Fungible Tokens) e sistemi di gioco decentralizzati. Questa innovazione non solo promette un'esperienza di gioco completamente nuova, ma apre anche a opportunità di business per le aziende. 

Grazie a queste tecnologie, i giocatori possono ora possedere e scambiare asset digitali unici, creando valore all'interno degli ecosistemi di gioco. Questo nuovo scenario consente alle aziende di esplorare modalità innovative per coinvolgere i giocatori, trasformandoli in potenziali clienti e modelli di monetizzazione. Il mercato sta crescendo rapidamente e le aziende nel settore del gaming stanno già sfruttando queste tecnologie per creare nuove esperienze di gioco. 

Quando si cita il Web3 applicato ai giochi non è necessario immaginare casi estremi di giochi frivoli, leggeri e magari distanti anni luce da quelli a cui siamo ormai abituati. I giochi basati sul Web3, infatti, sono titoli sviluppati e promossi da rispettabili software house come Epic Games (con i titoli Wilder World e Nyan Heroes, giusto per citarne un paio) o spinti da motori grafici di rilievo come Unreal Engine (motori di gioco più avanzati e versatili). 

Finanza decentralizzata (DeFi) 

Nel settore finanziario, l'integrazione di Web3 e blockchain sta rivoluzionando radicalmente i servizi disponibili, rendendoli completamente decentralizzati. Grazie agli smart contract sulla blockchain, la finanza decentralizzata (DeFi) elimina la necessità di intermediari tradizionali come le banche. Questo rende i servizi finanziari più accessibili, efficienti e trasparenti. 

Startup fintech, investitori e fondi di investimento stanno rapidamente adottando queste tecnologie emergenti. Le piattaforme DeFi offrono loro l'accesso a servizi innovativi come prestiti, assicurazioni e opportunità di investimento in un ambiente decentralizzato. Questo permette di esplorare modalità di finanziamento più dirette e flessibili, oltre a diversificare le strategie di crescita del capitale. 

Distribuzione risorse digitali 

In un contesto decentralizzato come quello promosso da Web3 è possibile anche promuovere movimenti e investimenti differenti dai classici, bancari, a cui siano abituati. Investendo attraverso gli istituti di credito, infatti, è possibile seguire iter ben definiti e razionali, cosa che invece non accade quando si utilizza il Web3 e la blockchain.  

Web3 facilita la creazione e lo scambio di token digitali che rappresentano vari tipi di asset. Questi token possono essere divisi e posseduti da più individui, consentendo una forma di divisione di azioni o di partecipazione a risorse digitali (come ad esempio proprietà, diritti di voto, o risorse finanziarie) impossibili da modificare una volta registrati.

Web3 e Metaverso 

Se da una parte il Web3 ha trasformato e potenziato settori già esistenti, dall'altra ha dato vita a nuovi mondi ricchi di opportunità di mercato. Un esempio significativo è il Metaverso, che ha spalancato nuove frontiere nel business e nel marketing. In questi universi virtuali immersivi, le aziende hanno la possibilità di creare esperienze straordinarie per i loro clienti, introducendo nuove modalità di interazione, pubblicità e vendita di prodotti e servizi. Precisiamo però a questo proposito che il Metaverso opera anche su versioni precedenti di Web, come il 2.0, ma sull’ultima evoluzione permette maggiore flessibilità e completezza di contenuti. 

Sul Web3 i contenuti sono più ricchi, completi e personalizzabili
Ad esempio, i marchi di moda e retail stanno aprendo negozi virtuali in cui i clienti possono esplorare e acquistare prodotti in un ambiente digitale avvincente. Allo stesso modo, artisti e musicisti stanno abbracciando questa sfida virtuale, organizzando concerti nel Metaverso o mostre interattive dove è possibile acquistare versioni digitali delle loro opere. Anche nel settore dell’automotive ci sono grandi aziende, come Stellantis, che propongono veri e proprie “concessionari digitali” resi possibili solo grazie al Web3. 

La democrazia delle DAO 

Le Organizzazioni Autonome Decentralizzate (DAO) rappresentano una rivoluzione nell'ambito del Web3 e della blockchain; queste entità operano senza una struttura gerarchica centralizzata, decidendo tramite sistemi di voto decentralizzati. Nel contesto aziendale, le DAO potrebbero trasformare radicalmente il modo in cui le decisioni vengono prese e implementate. Offrono un livello di trasparenza e partecipazione democratica che altre forme organizzative difficilmente possono eguagliare. 

Le DAO stanno ridefinendo anche i modelli di gestione aziendale, particolarmente adatti a start-up e aziende innovative. Questi modelli abbracciano concetti come la leadership collettiva e le decisioni decentralizzate e democratiche. Non solo, le DAO sono adatte anche a collettivi di artisti e creatori di contenuti, che possono utilizzare queste strutture per gestire progetti collaborativi e distribuire equamente i ricavi generati. 

Polkadot rappresenta una delle incarnazioni più complete e avanzate di una DAO su scala globale, grazie alla sua architettura unica e al suo sistema di governance decentralizzato che consente una partecipazione attiva e diffusa. Polkadot, infatti, è la più grande DAO al mondo. 

I creator digitali 

Gli artisti, gli scrittori, i musicisti e i content creator sono i veri beneficiari del Web3; questi individui stanno guadagnando un potere senza precedenti grazie alle nuove tecnologie e le evoluzioni di quelle esistenti. Utilizzando la blockchain, ad esempio, gli artisti possono vendere le proprie opere sotto forma di NFT (Non-Fungible Tokens), assicurando autenticità e unicità. Ogni volta che un'opera viene rivenduta, l'artista ottiene una percentuale del guadagno. I musicisti possono seguire un iter analogo, caricando la propria musica su piattaforme decentralizzate e guadagnando direttamente dai propri brani, evitando intermediari come le case discografiche o i servizi di streaming. 

Questo nuovo sistema consente di mantenere un controllo totale sulla propria creatività e sui profitti che ne derivano. In questo contesto, i creator possono anche esplorare nuove forme di finanziamento collettivo, come il crowdfunding, per sostenere i loro progetti. 

Novità anche per le agenzie di marketing e pubblicità; sempre tramite il Web3, è possibile collaborare direttamente con i creator per creare campagne pubblicitarie, evitando i canali tradizionali e sviluppando contenuti più autentici e coinvolgenti. Questo tipo di collaborazione diretta promuove campagne pubblicitarie più mirate e personalizzate, migliorando l'efficacia dei messaggi e rafforzando il legame tra brand e consumatore. 

Cosa possiamo attendere 

Cosa possiamo aspettarci dal passaggio completo al Web3? Sicuramente ci saranno nuove opportunità e modi diversi di connettersi e di operare, ma il vero cambiamento sarà nelle relazioni tra aziende e clienti. Gavin Wood, un informatico e ingegnere informatico britannico dietro a progetti rivoluzionari come Ethereum e Polkadot, colui che ha coniato il termine Web3 nel 2014, crede fermamente che le tecnologie decentralizzate saranno l’unica speranza per preservare una democrazia sul Web e pertanto, la speranza, che sempre più aziende possano operare e abbracciare il settore in tal senso. 

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