14enne arrestato per produrre armi fatte con la stampante 3D (indovinate dove)

Tra le parti di armi stampate in 3D sequestrate c'era un Glock switch, dispositivo che trasforma una pistola semiautomatica in un'arma automatica.

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a cura di Giulia Serena

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Un adolescente di 14 anni è stato arrestato a Detroit durante un'operazione congiunta del Dipartimento di Polizia e del Dipartimento per la Sicurezza Interna degli Stati Uniti. Il raid, avvenuto mercoledì, ha portato alla scoperta di una presunta attività illegale legata alla produzione di parti di armi tramite stampanti 3D.

L'operazione si inserisce in un più ampio contesto di lotta federale contro la produzione illegale di armi utilizzando tecnologie di fabbricazione accessibili ai consumatori. Le autorità hanno confiscato stampanti 3D, dodici "lowers" di pistole stampati in 3D (la parte inferiore del telaio di una pistola), cinque "lowers" di fucili e, elemento cruciale, uno "switch" per Glock stampato in 3D, un dispositivo che converte le pistole di questo marchio in armi completamente automatiche.

Il teenager ora affronta accuse di reati legati alle armi e potrebbe incorrere in accuse federali a causa del coinvolgimento del Dipartimento per la Sicurezza Interna nell'indagine. Ryan Connor, comandante dell'Unità Crimini Organizzati di Detroit, ha espresso preoccupazione:

"È spaventoso per tutti. A quell'età, hanno la capacità di distinguere il giusto dallo sbagliato? Quali sono le loro intenzioni con queste armi? Hanno la maturità necessaria?"

Sebbene la stampa 3D di armi e parti di armi non sia generalmente illegale negli Stati Uniti, la produzione con l'intento di vendere può comportare gravi conseguenze legali. Le autorità stanno indagando per determinare se alcune di queste parti d'arma siano effettivamente finite sul mercato.

Il contesto più ampio della lotta alle armi illegali

Il caso di Detroit si inserisce in un quadro più ampio di lotta alle armi illegali. Il Dipartimento di Giustizia ha recentemente ribadito il suo impegno nella repressione dei dispositivi di conversione delle mitragliatrici (MCD), chiedendo all'industria della stampa 3D di "identificare soluzioni in questa lotta".

Steve Dettelbach, direttore del Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives, ha sottolineato come questi dispositivi siano sempre più venduti su internet e sui social media, e come vengano stampati con stampanti 3D economiche in case e garage.

Secondo i dati dell'ATF, tra il 2017 e il 2021 si è registrato un aumento del 570% nel numero di MCD confiscati dalla polizia. La facilità di accesso alla tecnologia di stampa 3D rende particolarmente difficile contrastare questo fenomeno, come dimostra il coinvolgimento di un adolescente in questo caso.

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