Di realtà virtuale si parla ogni giorno di più. L'interesse da parte di mercato e consumatori è in costante crescita e app e contenuti ad hoc sono sempre più diffusi. Gli store di Google e Apple ne sono sempre più pieni e anche i titoli di videogiochi per console o PC sono in aumento. Purtroppo però per il momento le tecnologie sono ancora costose e soluzioni all'avanguardia come Oculus Rift o HTC Vive decisamente non sono alla portata della maggior parte dei consumatori.
Alternative molto più economiche esistono, come ad esempio il Samsung Gear VR, ma la soglia psicologica dei 100 euro potrebbe comunque essere eccessiva per i consumatori più timidi, incuriositi dalla realtà virtuale ma non disposti a rischiare su una tecnologia che ancora non conoscono e non sanno quanto realmente sfrutteranno.
Per questo abbiamo pensato di testare per voi 11 modelli di visore per realtà virtuale tra i più economici del mercato, con prezzi che vanno dai 50 euro in giù, organizzandoli in una classifica ideale dal migliore al peggiore secondo criteri come comfort, qualità visiva e facilità d'uso.
Magiove 9/10
Uno dei visori più comodi e leggeri tra quelli testati, il Magiove, è anche dotato di diverse funzioni che lo fanno emergere dalla massa. Ad esempio una serie di feritoie e griglie ben posizionate aiutano a restare freschi durante le sessioni di gioco o visione più lunghe. I controlli per la messa a fuoco, semplici da utilizzare, garantiscono invece immagini nitide senza bisogno di interrompere l'esperienza virtuale. Le immagini riprodotte inoltre sono davvero limpide e dettagliate se il fuoco è regolato correttamente, e i colori sono vividi e realistici. Il visore infine è dotato anche di un paio di auricolari e di un gamepad Bluetooth delle dimensioni di un portachiavi, entrambi perfettamente funzionanti.
ETVR Virtual Reality 3.0 8/10
Questo visore si è segnalato per alcune funzioni uniche che molti degli altri dispositivi non posseggono. Un'imbottitura sulla cinghia superiore ad esempio ne aumenta il livello di comfort, mentre un paio di guide orizzontali all'interno del dispositivo consentono di adattarlo facilmente al vostro smartphone. I controlli della messa a fuoco e la ventilazione su questo visore sono fantastici e il pad forato per il volto svolge un ottimo lavoro nel tenervi freschi. La qualità dell'immagine è buona benché i colori risultino un po' più falsati rispetto alla nostra prima scelta. La qualità costruttiva complessiva comunque non è seconda a nessuno in questo range di prezzo.
Destek 8/10
Il supporto alla realtà aumentata non è indispensabile in un visore VR ma rappresenta sicuramente un'aggiunta gradita e Destek ce l'ha. Passare dall'una all'altra inoltre è estremamente semplice grazie al pannello magnetico sganciabile che espone l'alloggiamento dello smartphone, consentendoci di guardare l'ambiente circostante. Peccato invece che i morsetti possano innescare accidentalmente volume del telefono e/o pulsanti di alimentazione, a seconda della loro collocazione. Il fuoco è regolabile tramite i comandi posti sulla sommità del visore. La qualità dell'immagine è ottima, con una distorsione quasi nulla. Tuttavia le perdite di luce nella parte superiore erano superiori rispetto alle nostre prime due scelte. Il gamepad incluso è progettato per adattarsi a un portachiavi e, nonostante i comandi siano risultati un po' gommosi, hanno funzionato incredibilmente bene per giocare on the go.
Pasonomi 7/10
Questo è il più leggero tra tutti i visori testati, qualità che da sola migliora di molto il comfort. Le guide orizzontali del Pasonomi inoltre rendono un gioco da ragazzi inserire il nostro smartphone nel visore. Per chi possiede un dispositivo molto grande, oltre i 6 pollici, questo è anche uno dei pochi visori in grado di ospitarlo. Mettere a fuoco invece comporta ruotare gli oculari avanti o indietro all'interno del visore, il che significa che non è possibile regolarli durante l'uso. I colori risultavano leggermente falsati e benché le immagini siano nitide per ottenerle bisogna lavorarci un po' su, dato il meccanismo di regolazione. L'impossibilità di rimuovere il visore frontale per sfruttare le app per la realtà aumentata è la mia unica altra critica.
VR Park 7/10
Il meccanismo di blocco del VR Park consente di bloccare in posizione lo smartphone prima di chiudere il visore, cosa che consente di ottenere un allineamento efficiente dello smartphone, anche se a spese della velocità di esecuzione. Il punto di attacco della cinghia superiore sulla parte frontale del visore potrebbe diminuire il comfort per alcuni utenti. La regolazione della messa a fuoco funziona bene, ma i comandi si trovano sotto la cinghia e rendono quindi un po' complicato effettuare le regolazioni mentre si indossa il visore. La qualità dell'immagine e la nitidezza sono ottime, solo con un po' di distorsione ai bordi, mentre le perdite di luce sono minime.
VR Elegiant 6/10
Il design del VR Elegiant è tra i migliori che abbiamo testato. L'ottima ventilazione sul frontale e sulla sommità del visore e aiutano a mantenere il volto dell'utente fresco. La regolazione del fuoco, indipendente per ciascun occhio, e il pannello magnetico frontale consentono anche di utilizzare le app per la realtà aumentata. La qualità dell'immagine, la riproduzione della gamma cromatica e la nitidezza sono tutte eccellenti. Le immagini dei giochi sembrano leggermente più grandi rispetto a quelle di altri visori, risultando quindi più immersive ma forse anche più fastidiose per la vista. L'elaborata cinghia frontale è l'elemento che si nota di più di questo visore. Offre un cuscinetto imbottito sulla parte superiore e uno sul retro. Ciò consente un'indossabilità perfetta con la giusta testa, ma per tutte le altre no, visto che le parti rigide non possono essere regolate.
VR Box 6/10
Il pannello frontale scorrevole del VR Box è una soluzione intelligente, che consente di sfruttare anche le app per la realtà aumentata. Anche il meccanismo di ritenzione dello smartphone è altrettanto inusuale: bisogna far scorrere un'intera sezione del visore, bloccando lo smartphone in posizione, prima di richiudere tutto. Il visore offre anche un sistema di messa a fuoco più personalizzabile rispetto a quello di molte altre soluzioni, con comandi separati per ciascun occhio. Le immagini risultano nitide e la riproduzione dei colori è fedele. Abbiamo notato minime perdite di luce nell'angolo in alto a sinistra, a causa del meccanismo di chiusura, ma il difetto principale ancora una volta rigura il sistema di cinghie, che non ha offerto un'esperienza d'uso confortevole.
TaoTronics 3D 5/10
Il TaoTronics 3D è uno dei dispositivi più piccoli e leggeri tra quelli presi in considerazione. Benché risulti quindi comodo da usare, la piccola taglia ha come risvolto negativo un aumento eccessivo del calore, in particolare utilizzando gli smartphone più grandi. I ocmandi separati per la regolazione del fuoco di ciascun occhio è un altro aspetto gradito. Sfortunatamente le immagini erano un po' distorte e i colori falsati.
Meco 4/10
Ci sono diversi aspetti per cui il visore Meco sarebbe raccomandabile. Il pannello frontale magnetico removibile consente di utilizzare sia app per la realtà virtuale che aumentata. Le cinghie hanno una parte in finta pelle sul retro, offrendo un comfort maggiore rispetto a quello di molti altri dispositivi e i comandi di regolazione della messa a fuoco sono ben implementati e robusti. Purtroppo il surriscaldamento rappresenta un grosso problema in questo visore a causa della mancanza di griglie e per quanto l'inserto in finta pelle sul retro sia comodo non aiuta a disperdere calore. In questo modo le lenti si appanno rapidamente. Qualità dell'immagine e riproduzione dei colori erano buoni ma le consistenti perdite di luce finivano col distrarre dai contenuti visualizzati.
Fengfa 3D 4/10
Il Fengfa 3D è uno dei più bei visori che abbiamo testato. Due generose sezioni sul frontale restano aperte, consentendo così di sfruttare anche le app per la realtà aumentata e favorendo una corretta ventilazione, che evita il surriscaldamento dello smartphone. Il pannello frontale però non si sfila a differenza di quello di molti altri dispositivi, rendendo un po' difficoltoso agganciare correttamente lo smartphone. La regolazione del fuoco inoltre richiede di ruotare le lenti, per cui è impossibile da attuare mentre il visore è in uso. Ma sono soprattutto le perdite di luce a costituire il problema principale di questo visore.
U-Scene VR 2 3/10
Lo U-Scene VR 2 è il visore più leggero tra quelli testati, con un peso di soli 190 grammi. Questo però ha comportato una serie di sacrifici per contenerne le dimensioni, tra cui mancanza di comandi per aggiustare il fuoco, alloggiamento per lo smartphone di dimensioni ridotte e mancanza di protezioni laterali per evitare che la luce filtri all'interno. Il produttore ha cercato di ovviare a quest'ultimo problema fornendo in dotazione una banda elastica nera da mettere attorno alla testa quando si usa il visore, ma si tratta di una soluzione solo parziale e frustrante da utilizzare. Le immagini erano incredibilmente dettagliate data l'impossibilità di regolare la messa a fuoco, ma le perdite di luce su tutti i lati erano inaccettabili.