Era il 13 settembre del 1985 quando in Giappone, sul leggendario Nintendo Entertainment System (più amichevolmente noto come NES) fu pubblicato Super Mario Bros, il primo capitolo di quella che sarebbe diventata LA serie di videogame per eccellenza.
Noi europei avremmo dovuto aspettare ben due anni prima di vedere Mario arrivare anche sulle nostre console, ma siamo tutti più o meno d'accordo nel dire che, prima o dopo, fu amore a prima vista.
Vi basti pensare che, ad oggi, nelle sue varie edizioni quel primo, bellissimo, titolo ha venduto oltre 40 milioni di copie, configurandosi come uno dei più grandi successi del mondo del videogame, nonché uno dei primati assoluti di Nintendo, con un record battuto poi solo nel 2006 dall'uscita di Wii Sports.
Oggi, quindi, si festeggiano ben 33 anni di attività del brand. Occasione più che ghiotta per parlare un po' di Mario, della sua carriera e delle sue disavventure, ed abbiamo deciso di farlo per aneddoti, raccontandovi Super Mario attraverso 10 piccole chicche, non proprio note a tutti.
Largo dunque a "10 cose che (forse) non sapevi su Super Mario". 10 spunti per condividere insieme la nostra passione per il baffuto personaggio Nintendo prima di correre, appena possibile, ad accendere il vostro NES per l'ennesima partita.
Le origini
In origine Super Mario Bros aveva un concept molto diverso da quello che tutti oggi conosciamo. Nintendo, infatti, aveva pensato per Mario un gameplay completamente diverso, con il personaggio intento a scorrazzare per i livelli a bordo di quella che, almeno ideologicamente, sarebbe dovuta essere una sorta di automobilina.
"Ideologicamente" perché per i mezzi dell'epoca, quello che ne venne fuori fu un cubetto semovente su cui il personaggio sarebbe stato incollato.
Il risultato però non era dei migliori e il duo che si occupò principalmente dello sviluppo, ovvero Shigeru Miyamoto e Takashi Tezuka, pensò di trasformare quel cubicolo in una nuvola.
Mario avrebbe quindi avuto la capacità di volare, per tempestare dall'alto i nemici con delle sfere infuocate, ma l'idea non piacque e si optò per cambiarla di nuovo.
Si decise quindi di far percorrere al personaggio i livelli a piedi visto che, già dal suo esordio con Donkey Kong, Mario era stato dotato della capacità di saltare e, dunque, di superare gli ostacoli.
Per altro gli stessi livelli vennero arricchiti con diversi elementi naturalistici quali cespugli, cielo, montagne e persino acqua. Da lì bastò "semplicemente" aggiungere ostacoli e nemici, tra cui i già noti Koopa, che avevano fatto il loro esordio sul cabinato "Super Mario", e il gioco prese pian piano forma.
Trivia: una delle particolarità fortemente voluta da Nintendo fu quella di utilizzare ampiamente i colori. Non solo per rendere il tutto più allegro, ma anche in controtendenza alla moda dell'epoca che tendeva ad utilizzare sfondi molto scuri, se non addirittura neri.
L'aspetto
Benché col tempo Mario sia certamente stato rifinito, le proporzioni del suo corpo sono sempre state piuttosto stravaganti.
Il personaggio è basso e tarchiato, e basta dare un'occhiata al più recente Mario Odyssey (in cui compaiono personaggi umani correttamente proporzionati) per rendersi conto della differenza. Il motivo dietro l'aspetto buffo di Mario è da ricercarsi direttamente nelle intenzioni di Miyamoto, che lo disegnò per l'originale Donkey Kong, per poi rifinirlo con le seguenti uscite.
Mario fu creato in un quadrato digitale 16x16 pixel, in cui era impossibile creare un personaggio che fosse sia proporzionato che sufficientemente definito. L'idea del geniale designer fu quindi quella di dargli un aspetto deformed, partendo proprio dalla testa che fu disegnata più grande rispetto al corpo.
L'aggiunta di baffi e cappello fu invece una scelta strategica. I primi erano infatti più visibili rispetto ad una bocca che, data la scarsa definizione, non poteva essere disegnata di profilo. Il secondo servì invece a mascherare i capelli, tanto difficili da disegnare quanto da animare.
Quando il modello fu completo, si divisero le diverse parti del corpo utilizzando la coppia di colori rosso e blu, così da evidenziare i movimenti dati dalle poche animazioni, ed ecco che alla fine nacque la prima bozza di Mario.
Quando il personaggio fu ideato, ai giapponesi era noto con il titolo di Mr Video, in riferimento alla parola videogame.
Nintendo aveva invece pensato di chiamarlo "Jumpman", ovvero saltatore, poiché la sua principale abilità era, appunto, quella di saltare tra le impalcature del primo Donkey Kong. La società, tuttavia, voleva dare un nome vero e proprio al personaggio e, dopo lunghe discussioni, decise di chiamarlo "Mario".
La leggenda vuole che il nome altro non sia che un tributo a tale Mario Segale, ovvero l'uomo che all'epoca possedeva il palazzo in cui si trovavano gli uffici di Nintendo. Dato il rapporto amichevole con Segale, Nintendo decise di tributargli il personaggio che, pare, gli somigliasse particolarmente.
Trivia: per altro sempre parlando di Donkey Kong, esordio vero e proprio del personaggio, nel sequel "Donkey Kong Jr", Mario ricopre il ruolo di villain! Si tratta dell'unica occasione in cui la versione canonica del personaggio non rivestirà i panni dell'eroe.
Il cognome
Si fa presto a dire "Super Mario", ma in effetti qual è il cognome di Mario? Esistono diverse storie in merito al cognome di Mario e Luigi, la più accreditata è che si chiamino "Mario", come per altro fu specificato all'interno del terribile film anni '90 che fu dedicato al personaggio.
Il personaggio si chiamerebbe quindi "Mario Mario", suo fratello invece "Luigi Mario". Questa teoria, avallata dal riferimento continuo ai due come "Mario Bros" (ovvero "Fratelli Mario"), è stata per altro anche in alcune (scarse) fonti, come nel videogame "Mario & Luigi: Superstar Saga".
Miyamoto, tuttavia, in quanto padre del personaggio ha sempre specificato che i due fratelli non hanno alcun cognome, e che si chiamano semplicemente "Mario e Luigi", anche se questo non spiega perché si continui a definirli come "Mario Brothers".
Mario il carpentiere
Qual è il mestiere di Mario? Facile: l'idrualico.
O almeno questo è stato fino al 2018, quando Nintendo, aggiornando il profilo del personaggio, ha specificato che la carriera da idraulico del personaggio è ufficialmente terminata.
Oggi, quindi, Mario è un semplice avventuriero, anche se alle origini era tutto ancor più diverso. Con il primo Donkey Kong, infatti, Mario non era definito come idraulico, ma come carpentiere. La sua abilità nello scalare le impalcature su cui Kong si appolaiava lanciando barili, erano date proprio dalla sua professione e, non a caso, la prima arma che Mario abbia mai usato era un martello.
Lo status restò anche per il sequel, Donkey Kong Jr, e poi fu sostituito con quello di idraulico in riferimento ai continui viaggi tra i tubi del regno dei Funghi.
Trivia: con l'aggiornamento sula vita di Mario, è arrivato anche il primo capello bianco! Il modello di Mario presente in Super Mario Odissey contiene infatti una simpatica curiosità. Tra i capelli castani del personaggio ce n'è nascosto uno bianco, segno dell'invecchiamento lento del baffuto protagonista.
Come Jackie Chan
Incredibile a dirsi, ma la creazione di Super Mario Bros è stata in parte dovuta all'attore marziale Jackie Chan. Nintendo, infatti, qualche tempo prima aveva acquistato i diritti per il porting di un titolo sviluppato per da Irem, che all'epoca si stava rivelando un buon successo di vendite.
Il gioco si chiamava "Kung-Fu", ed altro non era che una sorta di picchiaduro a scorrimento. Il team che si occupò del porting, ovviamente per NES, era composto da diversi sviluppatori tra cui Miyamoto.
Questi rimase molto colpito da Kung-Fu, perché il gioco offriva sfondi chiari e colorati, e soprattutto disponeva di un personaggio i cui movimenti erano rapidi e fluidi, decisamente in controtendenza con le animazioni dell'epoca.
Da lì Miyamoto decise di cominciare a pensare ad un proprio gioco, la cui azione fosse veloce e fluida come quella di Kung-Fu, e che ne riprendesse gli sfondi colorati e accattivanti. Questa fu la base per quello che poi divenne Super Mario.
Il riferimento a Jackie Chan? Kung-Fu altro non era che il videogame su licenza del film Spartan X, film d'azione carico di comicità che avviò la consacrazione americana della star cinese, per altro arrivato anche da noi dopo il 1984 con il titolo di "Il mistero del conte Lobos".
Trivia: Il mistero del conte Lobos è, ancora oggi, considerato un grande caposaldo del cinema d'azione orientale. Il combattimento tra Jackie e tra uno degli sgherri del film (interpretato dall'artista marziale Benny "The Jet" Urquidez) è ancora oggi considerato il più bello di tutti i tempi!
Il primo sportivo
Oggi è facile elencare, o quanto meno pensare, ad un gioco sportivo con protagonista il buon Mario. Negli anni, infatti, sono stati molti i titoli a base di sport dal controverso Mario Soccer, al più amato Mario Tennis, le interazioni sono state innumerevoli.
Tuttavia, qual è stato l'esordio di Mario nel mondo dello sport? La risposta è in realtà doppia. Ufficialmente Mario appare sulla copertina di un titolo sportivo nel 1984, ovvero "Golf", pubblicato da Nintendo per il suo NES.
Proprio sulla cover è possibile vedere un personaggio del tutto identico a Mario, per quanto proporzionato per risultare più dettagliato e realistico. A lungo si è discusso sul fatto che questa possa essere stata una manovra commerciale o un semplice easter egg.
Più probabilmente si pensò di utilizzare cappello e baffi per distinguere meglio le parti del volto dello sprite, rendendo il riferimento a Mario una semplice coincidenza. Toccherà quindi aspettare il 1991 quando, sempre su NES, verrà pubblicato "NES Open Tournament Golf", primo vero titolo sportivo in cui l'idraulico comparirà come personaggio giocabile in veste ufficiale.
Mario, Mario everywhere
Vi siete mai chiesti in quanti videogame Mario abbia fatto la sua comparsa? Non provateci, perché è davvero impossibile tenere il conto! Tra titoli in cui è stato protagonista, racing game, sportivi, party game e semplici apparizioni come guest star o easter egg, Mario è apparso in oltre 270 videogiochi a partire dalla sua ideazione fino ad oggi!
Il numero tiene ovviamente conto di porting, remake e compilation senza le quali, comunque, parliamo di oltre 150 titoli!
Il giorno di Mario
Dal suo esordio, Super Mario ha avuto un impatto culturale tale da aver letteralmente sconvolto il mondo del videogame. In merito è d'esempio un celebre quote di Hideo Kojima, padre della serie Metal Gear che ai microfoni di Nintendo Power una volta disse:
"Super Mario è l'equivalente del Big Bang nel nostro universo ludico. Se non fosse stato per la sua spettacolare creazione, l'intrattenimento digitale come lo conosciamo oggi non esisterebbe"
Proprio per questo impatto così eccezionale, Super Mario è l'unico personaggio dei videogiochi ad avere un giorno dedicatogli in tutto il mondo.
La ricorrenza è stata avviata dai fan negli anni '90 e prende il nome di "National Mario Day". Il giorno dei festeggiamenti è quello del 10 Marzo, che secondo il canone del calendario statunitense si può abbreviare in Mar 10, ovvero "MAR10".
Il giorno è stato canonizzato da Nintendo solo nel 2016, e da quell'anno il 10 marzo è riservato ad annunci, seppur contenuti, sul personaggio ed i brand ad esso legato.
Mario per adulti
Che ci crediate o meno, Mario e suo fratello Luigi sono stati protagonisti anche di due film per adulti, ovviamente del tutto privi della licenza Nintendo.
Ben prima che la rule 34 di Internet cambiasse il modo di vedere qualunque media ad uso e consumo della nerd culture, la casa di produzione per adulti, Midnight Video, pensò nel 1993 di pubblicare non uno, ma ben due film erotici con protagonisti i fratelli Mario.
Chiamati "Super Hornio Bros", i due film avevano la leggenda del settore Ron Jeremy nei panni di Mario, e l'attore T.T. Boy nei panni di Luigi.
Benché i nomi fossero stati completamente modificati, i due film erano palesemente ispirati a Mario e, complice il successo di vendite, costrinsero Nintendo a cercare una soluzione per evitare la diffusione.
La soluzione fu acquistare i diritti su entrambi i film per poi ritirarli dal mercato e far sì che non venissero mai più trovati! Le due cassette originali, non a caso, sono diventate un oggetto di culto del mondo del collezionismo.
Fan Nintendo? Perché non dai uno sguardo alla nostra piccola guida all'acquisto dei gadget? Ce n'è per tutte le tasche!