Di che ci parla Tom

Tom ha inaugurato la sua serie Ghost Recon anche se Xbox 360. Più potenza e grafica di alto livello significano solo una cosa: il migliore Ghost Recon di sempre!

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a cura di Tom's Hardware

Di che ci parla Tom

Dopo un breve e quanto mai utile tutorial che ci fa familiarizzare con i diversi comandi messi a disposizione, ha inizio la missione vera e propria. L’introduzione è già una bomba: a bordo di un Black Hawk con tra le mani un mitragliatore pesante a sei canne sorvoliamo l’immensa Città del Messico con il sottofondo di Jimi Hendrix. I nostri superiori ci tengono aggiornati della situazione: siamo qui per assicurare il tranquillo svolgimento del NASJA, un importante patto strategico fra Canada, Messico e Stati Uniti per la cooperazione in materia di immigrazione, terrorismo e commercio di droga.

Mentre nei panni del Capitano Scott Mitchell siamo impegnati in un’azione di supporto, la situazione precipita. Una parte dell’esercito messicano contraria all’accordo si solleva contro l’autorità del presidente e assale i convogli diplomatici. Nello scontro rimane ucciso il primo ministro canadese e si perdono le tracce dello stesso capo di Stato americano. Con i Ghost (le migliori forze speciali) sotto il nostro comando dovremo assicurare l’incolumità dei politici riportando la città sotto il controllo delle truppe messicane rimaste fedeli al presidente. La storia rimane tutto sommato nei solchi a cui lo stile di Clancy ci ha abituati, ma riesce sempre a generare un pizzico di tensione e di interesse in più, adattandosi degnamente alle situazioni di gameplay generate.

Il bello del 2013

Il 2013 è l’anno in cui è ambientata la vicenda. Una delle cose più interessanti di questo Ghost Recon è che prende vita nel futuro, anticipandoci tante innovazioni belliche per ora solo in incubazione, ma senza andare troppo in avanti rispetto alla nostra epoca. Ciò consente all’armamentario del gioco di presentarsi come una leggera evoluzione dell’attuale, e proprio perché non si differenzia molto da esso possiamo coglierne le finezze e trarre maggior soddisfazione dal suo sfruttamento.

La chiave è il nuovo Integrated Warfighter System (IWS), un sistema implementato con la consulenza dell’esercito a stelle e strisce, che evolve l’attuale figura del soldato così come lo conosciamo. Il sistema IWS prevede l’armamento di ultima generazione appena accennato e un dispositivo di comunicazione satellitare (CrossCom) per una migliore capacità di sopravvivenza, combinati in un completo sistema di combattimento integrato.

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