Modalità fantasma
La prima cosa che si nota guardando la confezione di PES6 di quest'anno è che finalmente anche l’Italia si è guadagnata, dopo anni di fedeltà, una copertina all'altezza di quelle inglese e francese, con Adriano e Toni a far da testimonial di richiamo e uno stile grafico che ben si raccorda a quello dei menù, anch'essi curati a dovere...peccato solo che alcune voci siano sparite.
A parte certe introduzioni di Winning Eleven 10 delle quali non c'è più traccia, troviamo l'Allenamento decisamente meno polposo, solo otto stadi in luogo della trentina su PS2, o la sparizione delle pagelle di fine partita, quello che maggiormente colpisce è la mutilazione della modalità Modifica, limitata al ritocco dei singoli giocatori senza la possibilità di sistemare le squadre.
Niente aggiornamenti di numero, niente trasferimenti, niente cambi di nome ad esempio per il London FC, che resterà London FC con buona pace del Chelsea “full-licence” di un anno fa. Almeno finché non verrà messo online il primo aggiornamento da scaricare sul marketplace, ma anche questa ipotesi non ci vede particolarmente felici, considerando che chi già spende 70 € per un gioco dovrebbe essere libero di metterci mano per correggerlo - in questi semplici aspetti - senza dipendere da altre persone e da altri esborsi. A questo punto ci auguriamo di tutto cuore che almeno gli update siano gratuiti.