Occhio al dettaglio
Rimandando alla chiusura le descrizioni sui menù, visibilmente riadattati dal precedente capitolo, il primo aspetto ad attirare la nostra attenzione non poteva che essere il motore grafico. La curiosità era tanta, principalmente per tre motivi: 1) La serie Halo ha definito degli standard tecnici sulla prima Xbox. 2) Bungie è piuttosto restia nel mostrare delle immagini dei suoi giochi prima del lancio. 3) Dopo aver provato Gears of War e Lost Planet le premesse non potevano essere migliori… L'impressione iniziale, tuttavia, non è delle migliori: la sensazione di trovarsi di fronte ad un Halo 2 in alta risoluzione o, ancora meglio, ad Halo 2 in versione Windows Vista, è più che mai palpabile. Ne scaturisce quindi un titolo piuttosto simile al suo predecessore, salvato in corner da un paio di effetti grafici degni di nota e poco più.
Le strutture che compongono le ambientazioni, quindi, non si allontanano dal classico effetto "sagomato" dei primi due capitoli, mentre le texture denotano ancora un contrasto fin troppo accentuato dei colori. Anche le animazioni degli Spartan, a loro volta, sono state riciclate dal passato, un passato che al giorno d'oggi conta ben cinque anni e mezzo di vita. Nel suo sito ufficiale, Bungie parla di una modalità multiplayer meno ricca delle controparte in singolo, il che lascia ben sperare per il futuro, soprattutto dopo aver letteralmente sbavato con i pochi trailer disponibili. Detto questo, per il momento ci riserviamo il diritto di non sentenziare su una semplice versione beta di un titolo che uscirà il prossimo autunno (si parla di settembre o giù di lì). In compenso, siamo certi che questo argomento scatenerà centinaia e centinaia di discussioni nei forum di mezzo mondo, per la gioia dei moderatori…