Meglio o peggio del primo ? Differente...
Il gioco si struttura su 15 missioni ambientate in Nord Korea, dove il classico psicopatico, con manie di grandezza, minaccia l’umanità con armamentari nucleari. Poco originale vero ? D’altronde mi viene quasi da dire: se non era una bomba atomica, era qualche virus mortale ! Al comando del famoso corpo militare “quasi” segreto, i Fantasmi, dovrete contrastare i piani del fanatico omicida portando a termine missioni di diverso stampo, dalle più classiche di guerriglia urbana o in mezzo ad una foresta, ad altre più tattiche, da soli o in compagnia di altri Fantasmi.
Durante il briefing introduttivo della missione ci verrà comunicato l’obiettivo da portare a termine. Tuttavia, al suo raggiungimento , il nostro generale di fiducia, ci comunicherà via radio ulteriori obiettivi che ci spingeranno sempre più avanti negli scenari.
Nel primo Ghost Recon, le missioni erano molto tattiche, e dovevano essere portate a termine comandando una o più squadre alleate. Quando si veniva colpiti a morte, si continuava comandando gli altri membri della squadra. Con il nuovo Ghost Recon, la tattica di attacco è meno importante, avvicinando il gameplay a un tradizionale sparatutto in prima persona, con l’opzione di impartire comandi alla propria squadra. Qual è il peggior difetto di questo nuovo approccio ? semplice, se venite uccisi, la missione è finita, e sarete costretti a ripeterla. Vi assicuro che a volte diventa molto frustrante essere uccisi a un pelo dal raggiungimento dell’obiettivo. L’unica consolazione deriva dalla possibilità di salvare lo stato della missione in ogni momento, ma e meno che non vogliate salvare centinaia di volte per scenario e magari passare anche per codardi, dovrete valutare attentamente tutte le vostre mosse e i comandi impartiti agli alleati.