Estetica, dimensioni ed ergonomia

Ecco la nostra prova su strada della nuovissima versione del portatile di casa Nintendo, più piccolo e non solo per sfidare la PSP di Sony!

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a cura di Tom's Hardware

Estetica, dimensioni ed ergonomia

Messi uno di fianco all’altro, è impossibile credere che il primo Nintendo DS ed il Lite siano lo stesso prodotto. La versione “leggera” surclassa completamente il suo predecessore per dimensioni, peso, ergonomia e quel tocco in stile Apple che tanto va di moda. Non stiamo parlando di un semplice restyling, ma di una vera e propria rivoluzione estetica che va ben oltre il rendere compatto. Tutto è stato ridisegnato e sostituito, materiali compresi. La solida e robusta scocca ha fatto posto ad un materiale più delicato e sensibile alle impronte digitali, in stile “aqua”, rassomigliante quello visto con gli iPod o gli ultimi portatili Apple. Una volta stretto tra le mani, il nuovo DS fa sentire subito quanto sia Light, per il peso inferiore (sessanta grammi circa), ma anche per le dimensioni più contenute che permettono una confortevole presa che lascia “respirare le mani”, evitando posizioni scomode e i susseguenti crampi. La croce direzionale è del tutto differente dalla vecchia e assomiglia molto a quella del nuovo controller del Wii, così come i tasti di gioco e in generale le linee morbide e minimaliste che hanno preso il posto di spigoli metallizzati. Lo slot per cartucce GBA ha finalmente un tappo per evitare accumuli di polvere e sporcizia. Le cartucce di quest’ultimo, essendo la console più minuta, fuoriescono di circa un paio di centimetri, il che a vedersi non è che sia tanto bello, ma in ogni caso l’ergonomia generale non è compromessa.

Il pennino, in netta opposizione col trend generale, è diventando più grande: più largo, più lungo e più comodo da maneggiare, con il suo alloggiamento che stavolta è stato disposto sul lato destro della console, direttamente a portata di mano. Il microfono, così come start e select spostati sotto i tasti di gioco, è traslocato altrove, posizionandosi nella giunzione tra i due schermi. A tal proposito, l’unica perplessità è proprio la posizione ancora troppo distante che hanno gli schermi di gioco, in quanto ci si aspettava, se non un avvicinamento totale in modo da formare quasi un unico schermo, una distanza più ridotta. Pazienza, ci toccherà attendere un eventuale DS Advance (e conoscendo Nintendo, non tarderanno ad arrivare rivisitazioni in tutte le salse).

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