Dreams | Recensione
Prima di cominciare questa analisi è importante chiarire un importante dettaglio: Dreams non è il nuovo gioco di Media Molecule. Questo perché Dreams non è un semplice gioco, o un comune editor di livelli, ma un vero e proprio tool di sviluppo che si pone il fermo obbiettivo di distaccarsi dal mero concetto di produzione videoludica per diventare uno strumento. Un foglio bianco in una terra ricolma di strumenti per riempirlo con qualsivoglia idea. Un concetto a tratti surreale, specialmente se si pensa che si tratta di un software per una console casalinga che, ma che si materializza una volta che si comincia a esplorare gli strati di cui si compone Dreams. Un progetto indubbiamente coraggioso, rasente alla follia, che gli sviluppatori di Media Molecule hanno deciso di realizzare per mettere in mano, a un utenza creativa, gli strumenti per rendere reali le loro fantasie e accedere a una libreria, potenzialmente infinita, di creazioni provenienti da tutto il mondo in una sorta di Social Network dedicato alle produzioni indipendenti. Vi anticipiamo subito che l’esperimento di Media Molecule è pienamente riuscito e che, prescindere dall’ottimo risultato raggiunto, il roseo futuro di Dreams sarà definito dall’utenza a cui gli sviluppatori hanno deciso di dare in mano l destino del progetto.
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Dreams per gli sviluppatori
Se deciderete di avvicinarvi a Dreams in maniera analoga alle ultime produzioni di Media Molecule, purtroppo, vi consigliamo fin da ora di spostarvi verso altri lidi. Abbiamo deciso di aprire questa analisi partendo proprio dal potente tool di sviluppo offerto al suo interno, per aiutarvi a comprendere meglio la reale natura di Dreams. L’ultima produzione di media Molecule, difatti, mette nelle mani degli utenti un insieme di strumenti atti a sviluppare un videogioco, o una qualsivoglia opera multimediale, nella usa totalità. Dalla scultura di modelli poligonali, alla composizione di colonne sonore attraverso gli strumenti appositi, fino alla realizzazione di scenari più, o meno, complessi, gli strumenti messi a disposizione da Dreams distano eoni dal semplice editor di livelli realizzato con la serie di Little Big Planet, abbracciando il complesso, e vasto, universo dello sviluppo in maniera intuitiva e, parzialmente, ludica.
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Non fraintendete le nostre parole, e nemmeno quelle degli sviluppatori. Realizzare il remake di Final Fantasy VIII nel buio della vostra cameretta, utilizzando solo Dreams, è un’impresa possibile ma, indubbiamente, titanica e che non si rivelerà per nulla semplice o alla portata di una sola persona... anche se siamo sicuri che qualche folle, la fuori, ci si stia già cimentando. Gli strumenti offerti dal software, infatti, sono indubbiamente più intuitivi da utilizzare di un qualsiasi altro tool di sviluppo presente sul mercato ma la padronanza di questi ultimi, al punto da poter realizzare un prodotto convincente e solido, richiederanno una grossissima dedizione da parte dell’utente finale, nonché l’intraprendimento di un lungo percorso di studi, indubbiamente agevolato dagli ottimi tutorial presenti all’interno di Dreams.
Se dobbiamo muovere la, forse, unica critica verso Dreams possiamo sostenere che al momento l’utilizzo dei soli Dualshock 4 e PlayStation Move come sistemi di controllo possa risultare eccessivamente macchinoso nella maggior parte delle situazioni. Modellare in tre dimensioni senza un mouse e una tastiera, per quanto i menu e l’intuitività offerta da Dreams rappresentino un ottimo esempio di come rendere “divertente” un tool di sviluppo, non si rivela adeguatamente fluido e scorrevole, ma un aggiornamento che inserisca la compatibilità con le periferiche sopracitate è già in sviluppo, a mostrare come Media Molecule continuerà anche per la prossima generazione a migliorare la sua creazione.
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Come accennavamo poc’anzi, però, Dreams non si ferma solo alla creazione di videogiochi fatti e finiti ma permette anche la realizzazione individuale di modelli poligonali, ambientazioni, brani musicali e qualsivoglia elemento si voglia condividere con l’enorme community che si è creata attorno al software. Per farvi comprendere meglio il concetto: immaginate di creare un platform bidimensionale ma di non essere in grado di comporre un qualsivoglia brano musicale per la vostra produzione, potrete attingere dalla libreria di creazioni presenti in Dreams e usarne una composizione realizzata da un altro utente. Automaticamente il software si adopererà di inserire l’autore originale nei crediti del prodotto finito, mantenendo il giusto tasso di meritocrazia.
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Questo sistema di scambi potrebbe dare via a collaborazioni fra utenti che potranno a loro volta mergere in veri e propri team di sviluppo che potranno far collimare le loro capacità individuali all’interno di produzioni di qualità, che potranno poi essere condivise con l’intera community. Se tutto questo non bastasse, spulciare nella enorme libreria di creazioni realizzate dalla community di Dreams, vi mostrerà come sia possibile passare da un videogioco fatto e finito a cortometraggi in grado di catturare l’interesse grazie alla loro cura del dettaglio, o alla riverenza con cui è stato trattato il materiale di origine in caso si trattasse di opere dedicate a franchise noti. Andando a trovare il vero limite di Dreams, quello che si potrebbe considerare un deterrente per i futuri acquirenti, risiede nella scarsità di idee in cui ognuno di noi potrebbe incappare trovandosi di fronte a un voglio bianco e infiniti strumenti per riempirlo come meglio crediamo... ma questo non è un difetto imputabile all’inno alla creazione realizzato da Media Molecule.
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Se, però, vi steste chiedendo il perché dovreste cimentarvi con Dreams per realizzare le vostre opere, rispetto a un qualsiasi altro kit di sviluppo magari più famoso e, “lavorativamente parlando”, utile, la riposta è semplicemente: la passione e la voglia di condividere. Non esistono premi, ne possibilità di vendere le propri opere in Dreams. Media Molecule ha implementato un ottimo sistema di Like e commenti per permettere a chiunque di valutare il lavoro svolto dagli altri utenti, lasciando magari feedback di varia natura per permettere di migliorarsi in futuro, ma al di fuori dei vari contest periodici, proposti dagli sviluppatori, con un tema specifico da realizzare, il vero motivo per realizzare qualcosa in Dreams nasce dalla passione e dalla volontà di condividere all’interno di una community che cresce giorno dopo giorno. Ovviamente non si esclude la possibilità di ritagliarsi il favore di una parte dei fruitori, così come la possibilità di essere notati da sviluppatori, o publisher, che decidano di entrare in contatto con i vari realizzatori delle opere ma le radici di Dreams, poggiano sul solo desiderio di imparare a dar vita alle proprie fantasie, condividerle, migliorarsi e scoprire cosa si celo dietro le quinte della produzione di un prodotto videoludico.
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Dreams per i giocatori
Viene quindi da chiedersi, se non si fosse interessati in alcun modo allo sviluppo ha senso acquistare Dreams? La risposta a questa domanda è molto soggettiva e, per quanto ci riguarda, pensiamo che la decisione sia da lasciare totalmente a voi e alle vostre abitudini videoludiche, noi ci limiteremo solamente a spiegarvi cosa offre Dreams a chi non voglia, o non sia interessato in nessuna maniera, agli strumenti di sviluppo offerti da Media Molecule. Innanzitutto abbiamo una produzione videoludica inedita realizzata da Media Molecule usando esclusivamente i tools presenti in Dreams. Il Sogno di Art, questo il titolo del gioco, è una produzione della durata di circa tre ore che mischia una direzione artistica onirica, una storia ricca di emozioni ed elementi derivati dai generi platform, punta e clicca e rythm game. Non si tratta solo di un, mero, esercizio di stile ma di una mini-produzione dotata di un’anima e in grado di regalare un piccolo divertissement che, seppur ben lontano dalle produzioni single player che Media Molecule ci ha regalato in precedenza, si farà giocare con piacere divertendo ed emozionando nella giusta dose.
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Ovviamente Il Sogno di Art è solo la prima delle produzioni che Media Molecule ha in mente di realizzare per Dreams ma, ovviamente, vi starete chiedendo se si possa ponderare l’acquisto del titolo solamente trainati da una produzione di così breve durata. Ovviamente no, ma non era nemmeno nei progetti degli sviluppatori lasciare un fardello così importante al solo Sogno di Art. Nei mesi in cui Dreams è stato rilasciato in Early Access, difatti, la community che si è creata attorno al titolo ha iniziato a realizzare produzioni di qualsivoglia tipologia creando una cornucopia di titoli indie di dimensioni mastodontiche. Se i vostri dubbi ora possono riversare sulla qualità di quest’ultime, possiamo assicurarvi che per quanto la qualità delle produzioni, attualmente presenti in Dreams, spazi da piccoli capolavori a titoli che, probabilmente, rimarranno per sempre in stato embrionale, troverete un tale quantitativo di opere finite, qualitativamente solide e convincenti, da potervi intrattenere per un lunghissimo tempo. Si passa da produzioni istrioniche e che rimandano a generi che da tanto, troppo, tempo non si palesano sul mercato, a remake di opere celebri, cortometraggi dedicati a personaggi celebri, sequel improbabili e, in pratica, qualsiasi cosa possa balenare nella mente dei vari utenti che hanno deciso di cimentarsi con Dreams.
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Ovviamente, una community così nutrita, continua ciclicamente a sfornare nuove produzioni che potrete trovare nell’immensa libreria presente in Dreams. L’ottima suddivisione in menu vi permetterà di sfogliare le varie categorie e consultare le varie valutazioni, e commenti, per poter evitare quei titoli che, immancabilmente, risulteranno realizzati in maniera sommaria o che si limiteranno a essere semplici test creati per apprendere l’utilizzo degli strumenti presenti all’interno di Dreams. Media Molecule, inoltre, ha più volte confermato che continuerà a realizzare, e rilasciare, le proprie produzioni all’interno della sua nuova creatura, con il fermo obiettivo di farla diventare un lido sereno per tutti gli sviluppatori in erba, e non, che vorranno far parte di quello che si prospetta essere il nuovo aggregatore di produzioni indipendenti di casa SONY.
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Il futuro di Dreams
Dreams non vuole assolutamente porsi come una creazione atta a salutare “col botto” l’attuale generazione videoludica ma semplicemente come un progetto duraturo che, come già è stato confermato da Media Molecule, gira già perfettamente sulla futura PlayStation 5. Ecco quindi che ogni timore di trovarsi davanti a un progetto mastodontico ma dal breve ciclo vitale si dirada come la nebbia al mattino, lasciando spazio alla sicurezza che sia SONY che Media Molecule, vogliano davvero supportare questa peculiare produzione per tutta la durata della prossima generazione videoludica. Vale quindi la pena investire 40 euro per un titolo come Dreams? Indubbiamente siamo davanti a un prodotto peculiare che se da un lato può offrire un ottimo, e interessante, punto d’inizio per numerosi sviluppatori in erba, o semplici curiosi, dall’altro dipende indissolubilmente dall’attività dei membri della propria community. Per chiunque, invece, sia solamente alla ricerca di un nuovo titolo con cui divertirsi, e intrattenersi, indubbiamente Dreams, specialmente a fronte del prezzo contenuto a cui viene offerto, è una cornucopia di estro creativo, in grado di offrire una moltitudine di esperienze mordi e fuggi delle più disparate tipologie, molte delle quali realizzate con una passione, e un amore, che le fanno competere tranquillamente con molte produzioni indipendenti più celebri.
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