Spesso e volentieri vivere in quelli che sulla carta sono alcuni dei posti più belli del mondo viene visto da molti come un vero e proprio sogno, la giusta ricompensa dopo anni e anni di attese e fatiche. Viverci veramente è però spesso un’altra storia e, quello che sulla carta sembrava un vero e proprio locus amoenus, alla prova dei fatti si rivela invece una gabbia, che soffoca ed inibisce i propri abitanti. Lo sa purtroppo bene Giulio, il protagonista di Abisso, che sulle rive del lago di Como ci ha passato una vita intera e che non riesce oramai più a sopportarne le tanto decantate acque.
Giulio non disprezza però completamente il celebre lago, ne riconosce anzi le innegabili virtù, che vorrebbe però assaporare con un altro punto di vista; “se solo potessi vederlo come un turista” recita infatti il personaggio in una delle sue prime battute all’interno del titolo. Abisso non è però solo il racconto di questa catullesca relazione tra il protagonista e le proprie radici ma è anzi molto, ma molto di più: Abisso è un grido d’aiuto, è una porta che si apre sul sempreverde tema del passaggio dalla gioventù alla vita adulta e, soprattutto, su quell’ignobile mostro che prende il nome di depressione.
Di fronte a questi temi è stato quindi praticamente impossibile rimanere inermi di fronte all’opera di 906 Games, giovane studio formato da ragazzi tutti provenienti dalla provincia di Como.
L’occasione perfetta per mettere le mani su una versione molto preliminare del prodotto si è rivelata l’appena conclusasi Milan Games Week 2019, in cui abbiamo anche potuto scambiare qualche parola con le menti dietro il progetto.
Abisso: un'avventura nei meandri della mente
Volendo tagliare subito la testa al toro, quella vista al MGW19 era una build quasi embrionale, ma che ci ha però comunque rilasciato diverse buone impressioni. Nonostante la sua natura acerba, infatti, abbiamo potuto fare la conoscenza con quello che sarà il fulcro dell’intera esperienza ludica offerta da Abisso, ossia la ricerca da parte di Giulio della sua ragazza Elena, afflitta da delle misteriose e strane allucinazioni.
Da questo semplice ma interessante incipit si dirameranno poi tutte le vicende alla base dell’opera e, sebbene per forza di cose sia per ora impossibile sbilanciarsi sul livello qualitativo della narrazione del titolo, è però fin da ora chiara l’importanza e la bontà di diversi aspetti.
Il design delle varie ambientazioni è infatti notevole e soprattutto la zona dedicata alla rivisitazione in chiave onirica del lago di Como è riuscita positivamente a sorprenderci. 906 Games ha infatti imbastito per l’occasione una specie di sottosopra alla Stranger Things, dove le profondità del bacino si mostrano in una veste completamente inedita e dove ambientazioni sommerse e terrestri si mischiano saggiamente insieme. A fronte di una direzione artistica di livello si va inoltre ad aggiungere un buon impianto tecnico - il titolo è sviluppato in Unreal Engine 4 - e soprattutto un interessante gestione degli enigmi.
Come abbiamo potuto infatti provare, in Abisso i vari puzzle si diramano in più zone e spesso la soluzione per un dato rompicapo è da ricercare non solo in prossimità di esso ma anche nelle locazioni adiacenti. Tale meccanica, che sarà coadiuvata dall’uso dello smartphone di cui parleremo più approfonditamente a breve, promette di portare ulteriore verve al titolo, ma al contempo rischia anche di diventare un’arma a doppio taglio. Senza un’accurata gestione di tale sistema, infatti, backtracking e frustrazione sono dietro l’angolo.
Lo smartphone, ad oggi non ancora implementato, ricoprirà però un ruolo decisamente centrale all’interno della versione definitiva di Abisso e permetterà, tra le altre cose, di mitigare tale rischio. Attraverso esso sarà infatti possibile, ad esempio, fotografare qualche indizio particolarmente rilevante, in modo tale da averlo sempre con sé e non essere di conseguenza costretti a ritornare sui nostri passi una volta che esso si sarà reso necessario. Una meccanica interessante e sulla carta decisamente funzionale, che tanto ben si amalgama a quelle che sono tematiche e ambientazioni dell’opera.
Un'opera multimediale
Altro aspetto di notevole interesse, di cui siamo però giusto riusciti a toccarne la superficie, è inoltre il comparto audio. 906 Games è infatti intenzionata ad utilizzare la colonna sonora come parte integrante del titolo ed è determinata a metterla addirittura al servizio del sound design. Le tracce che sentiremo durante il gioco non saranno infatti fini a se stesse, ma conteranno varie informazioni ed indizi, che ci permetteranno di risolvere enigmi e di entrare ancor di più all’interno dell’onirico mondo di Abisso. Una meccanica sicuramente ambiziosa ma che, se ben implementata, si rivelerà un quid non indifferente per l’avventura narrativa.
Per dare ancora più profondità al proprio titolo 906 Games lancerà inoltre a breve una particolare iniziativa, a metà tra il marketing e l’approfondimento, che sottolineerà ancora una volta la grande attualità dell’opera. Tra qualche giorno faranno infatti il loro esordio sui vari social sia Giulio che Elena, con i loro post che ci accompagneranno da qui all’uscita del titolo. Grazie ad essi potremo quindi fare conoscenza dei protagonisti e scoprire diversi dettagli di quello che sarà il background del prodotto. Un intelligente commistione tra social media e videogiochi, che ci permetterà di immergerci ancora più nel profondo in Abisso.
Grandi aspettative
Abisso è attualmente atteso su PC indicativamente per il primo quadrimestre del prossimo anno e, sebbene sia al momento previsto per Steam, non è assolutamente da escludere un suo possibile sbarco anche su altre piattaforme quali, ad esempio, Epic Games Store. In ogni caso, dopo quanto visto alla Milan Games Week, un uscita in tale periodo ci sembra forse eccessivamente ottimistica e non ci sarebbe quindi da sorprendersi eccessivamente nel caso in cui il lavoro venga rinviato di qualche mese.
Per quanto riguarda la parte prettamente ludica, Abisso ha invece tutte le carte in regola per rivelarsi un ottimo titolo. Trama, tematiche e ambientazioni sono infatti di grandissimo interesse e, soprattutto, sono molto vicine a quelle affrontate al giorno d’oggi da migliaia di giovani. Sound e level design, per quanto ci sia impossibile sbilanciarci eccessivamente, sembrano inoltre essere di valore e promettono di essere un aspetto di rilievo dell’intera esperienza di gioco.
Insomma, nonostante non abbiamo visto poi molto di Abisso siamo comunque rimasti piacevolmente sorpresi da quanto raccontatoci. Se 906 Games saprà rispettare tali aspettative, potremo quindi ritrovarci in mano a breve una piccola perla, che potrà rivelarsi un vero e proprio inno a quella che è l’Italia di provincia.