Fine dell'anonimato su Telegram: l'azienda consegnerà i dati su richiesta legale

Telegram, la popolare app di messaggistica, ha annunciato un importante cambiamento nella sua politica di privacy e consegnerà alcuni dati su richiesta

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a cura di Andrea Maiellano

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Telegram, la popolare app di messaggistica, ha annunciato un importante cambiamento nella sua politica di privacy. Il CEO Pavel Durov ha dichiarato che l'azienda inizierà a fornire gli indirizzi IP e i numeri di telefono degli utenti in risposta a richieste legali.

Questo rappresenta una svolta significativa per Telegram, nota finora per la sua riluttanza a collaborare con le autorità. Bloomberg riporta che l'app ha "storicamente ignorato le richieste di informazioni su sospetti criminali". Parallelamente, Telegram sta implementando misure di moderazione dei contenuti, utilizzando l'intelligenza artificiale e un team umano per rimuovere contenuti "problematici" dai risultati di ricerca.

Il CEO Pavel Durov ha invitato gli utenti a segnalare gruppi e contenuti considerati illegali.

Resta da vedere quanto questi cambiamenti influenzeranno la popolarità di Telegram tra coloro che sono coinvolti in attività illecite. Gli utenti possono ancora sfruttare diverse funzionalità di anonimizzazione, come i messaggi che si autodistruggono e la crittografia end-to-end. L'azienda continua a affermare di non aver mai divulgato messaggi degli utenti a terze parti, inclusi i governi.

Lo scorso agosto, Durov è stato arrestato in Francia per presunti crimini commessi su Telegram, accuse che lui nega visto che si tratterebbe di utilizzo improprio da parte dell'utenza.

Questa mossa potrebbe essere interpretata come un tentativo di migliorare i rapporti con le autorità, pur mantenendo un certo grado di protezione della privacy degli utenti.

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