Testate memorie DDR2 ad alta velocità
Quando la maggior parte delle persone sente la parola "overclocking" pensa immediatamente ad una CPU che funziona a velocità maggiore di quella per cui è stata prodotta. Tuttavia, un altro fattore che incide molto sulla velocità è la regolazione dell'FSB (Front Side Bus), facilmente modificabile, che permette di fare un salto prestazionale maggiore rispetto quello che una CPU da qualche megahertz in più offre.
Non c'è nulla di fondamentalmente sbagliato nell'utilizzare le memorie più veloci presenti sul mercato. Il clock massimo raggiungibile e i timing selezionabili sono i fattori che distinguono i prodotti d'elite. Nel caso di un Athlon 64, questo significa utilizzare delle memorie DIMM DDR400 (con un FSB di 200 MHz) e timing ideali pari a CL2-2-2-5. Sul mercato troverete però prodotti che lasciano più spazio per l'overclocking, con FSB di 500 Mhz e valori di timing invariati.
Nel caso di un sistema P4, entrano in gioco le memorie DDR2. Queste possono funzionare a velocità molto più elevate rispetto le tradizionali DDR, e anche i timing possono essere regolati al meglio. Le DDR2-533 (266 Mhz) ad oggi sono quelle che si sono maggiormente affermate, e i moduli che lavorano a 333 MHZ (DDR2-667) stanno diventando sempre più comuni.
Potrete credere che l'elevato potenziale di overclock delle DDR2 possa essere tradotto in un diretto guadagno prestazionale, tuttavia, questa condizione non è sempre vera. In condizioni reali, un sistema P4 che utilizza memorie DDR2-533 è solo leggermente più veloce di un sistema che utilizza DDR400. Allo stesso modo, passando alle memorie DDR2-667, il beneficio è minore rispetto quello che potreste desiderare.
Nel frattempo, un numero sempre maggiore di rivenditori, come A-Data e Corsair, stanno introducendo sul mercato delle memorie DDR2-667 che lavorano con ottimi timing ed elevate velocità di FSB. Abbiamo provato entrambe le memorie su un sistema P4 overcloccato e abbiamo studiato il loro comportamento a velocità di DDR2-1066.