Ancora una volta è un prodotto di Apple a impostare un nuovo standard, da oggi qualsiasi computer, o case - barebone per computer, dovrà vedersela con il Mac Mini.
L'ultimo nato della società di Steve Jobs non è solo un costoso soprammobile, ma una macchina completa anche sotto il profilo prestazionale. Se non fosse per il disco un po' lento, solo a 4200 giri, non avremmo difetti rilevanti da segnalare.
Purtroppo l'accesso limitato al disco fisso genera dei rallentamenti, soprattutto nel caricamento delle applicazioni, che potrebbero infastidire gli utenti più esigenti.
MacOS inoltre, pur essendo un Signor sistema operativo, potrebbe essere ostico per chi proviene dal mondo Windows. L'ambiente è ben progettato e il "tema grafico" è elegante e allo stesso tempo funzionale. L'interfaccia è ricca d'animazioni e aiuti visivi che semplificano la comprensione di tutte le operazioni.
A nostro parere chi si affaccia per la prima volta sul mondo dei computer imparerebbe prima con MacOS piuttosto che con Windows XP.
Apple avrebbe dovuto però pensare maggiormente a chi proviene dal sistema operativo di Microsoft, offrendo di serie - orrore degli orrori - un'interfaccia alternativa e opzionale che ricordi quella di Windows.
Il dato di fatto, comunque, è che il nuovo Mac non è più solamente "il computer per i grafici", ma uno status symbol da esibire nel proprio studio o perché no, in salotto.
Se confrontato con i ben conosciuti Mini PC, il Mac in miniatura emerge per il design eccezionale. La scelta di materiali, forme e colori lo posiziona in una categoria a parte. L'alta qualità costruttiva e il gran fascino sono altri punti a favore. Le dimensioni compatte, la silenziosità e il basso consumo energetico non hanno pari nel mondo dei PC con Windows.
In realtà Microsoft non ha particolari colpe, queste vanno ricercate piuttosto tra gli sviluppatori hardware che sembrano puntare alle prestazioni e a sacrificare i troppi dettagli che contribuiscono al confort complessivo delle macchine.
In conclusione, la configurazione hardware è sufficiente per l'uso quotidiano, il prezzo è accettabile anche se difficilmente potrete accontentarvi della versione base. Potreste risparmiare qualcosa sulla memoria, comprando moduli standard dal vostro rivenditore di fiducia e montandola da voi, a vostro rischio e pericolo.
Il nostro campione in prova, massimizzato con tutte le opzioni, costerebbe più di 1000 euro ma il Mac mini non è un computer economico, è un computer dal design eccezionale a un prezzo relativamente basso. Un investimento più che valido, sia per gli utenti casalinghi che per quelli corporate, che diventerà ancora più attraente una volta che si attiveranno le inevitabili logiche di deprezzamento.
La conclusione, ancora una volta, è che Apple è un trend settor nel mercato dell'informatica; con Mac Mini ha piazzato un colpo, in particolare, al nascente mercato dei mini computer.
Gli unici lati negativi sono legati, inevitabilmente, al sistema operativo MacOS. Se per le applicazioni da ufficio non ci saranno problemi, anche perché è disponibile la stessa suite Microsoft Office, molti altri programmi di grande popolarità rimangono limitati all'ambito Windows. In ogni caso, Mac OS X 10.3, basato su un solido cuore UNIX, offre una facilità d'utilizzo nettamente migliore rispetto a quella di Windows XP.
La versione del browser Safari di Apple inclusa in Mac OS X 10.3
Gli appassionati di giochi rimarranno a bocca asciutta, vuoi per la scarsità di titoli per Mac, vuoi per la limitata potenza del chip grafico Radeon 9200 integrato nel "mini". Gli appassionati di giochi continueranno a darsi da fare con l'assemblaggio dei loro PC con Windows, com'è stato finora.
Per quanto ci riguarda, salutiamo con un certo dispiacere il "mini" che ci ha fatto compagnia in questi giorni in redazione, con molta discrezione ed eleganza.