L'hard disk come collo di bottiglia
Molti PC sono ancora equipaggiati con hard disk da 40 o 80 GB, e nella maggior parte dei casi sono ancora sufficienti; tuttavia, in alcuni casi, gli utenti hanno necessità di capacità maggiori. Inoltre, con l'arrivo del formato HDTV, file video e musicali occuperanno sempre più spazio.
La necessità di capacità maggiori non sono inoltre il solo punto che può spingere ad aggiungere altri drive o ad aggiornare quelli vecchi. Un fattore importante dovrebbe essere la velocità sempre maggiore che un hard disk può fornire per il lavoro di ogni giorno. Dopo tutto, le aziende cercano di raffinare i propri prodotti generazione dopo generazione.
Mentre la prima generazione di drive a 7200 giri offrivano una velocità di trasferimento dati di circa 25 MB/sec, i drive moderni raggiungono picchi di 70 MB/sec. Rimpiazzare un vecchio modello da 40 GB con un modello di ultima generazione permetterà di aumentare di molto la velocità del lavoro giornaliero su un PC dotato di Windows.
Rispetto i numeri appena dichiarati, l'hard disk rimane comunque il componente più lento di un computer. La memoria di sistema gestisce diversi gigabyte di dati al secondo, e anche la cache del processore deve trasferire dati molto velocemente.
Non è difficile immaginare uno scenario in cui l'hard disk diventa il collo di bottiglia: i ritardi possono avvenire durante l'avvio di Windows, durante l'avvio delle applicazioni o quando si salvano dei file molto grossi. Queste operazioni possono essere tutte velocizzate adottando uno degli ultimi e più veloci drive.
Ovviamente, tutto questo scenario non potrà avverarsi se il sistema non è equipaggiato con una quantità sufficiente di memoria. Come regola, 512 MB sono oggigiorno considerati sufficienti, anche se con 1 GB si potrà utilizzare senza troppi problemi differenti applicazioni contemporaneamente. Aggiungere ulteriore RAM ha senso solo in alcuni specifici casi.