Interfaccia di memoria

Intel e AMD battagliano nel mercato server. Il nuovo Woodcrest di Intel è in grado di riprendersi il trono perduto? Abbiamo confrontato due server per rispondere a questa domanda.

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a cura di Tom's Hardware

Interfaccia di memoria

Il nostro sistema di test Intel è equipaggiato con quattro moduli di memoria da 1 GB DDR2-667 FB-DIMM. Il throughput teorico per questa configurazione è di 21.4 GB/s per un Woodcrest con FSB da 1333 MHz e 17.4 GB/s per i processori Dempsey con FSB a 1066MHz.

Il sistema AMD può contare su quattro moduli DDR-400 da 1 GB, con un throughput pari a 2x 6.4 GB/s a causa del controller di memoria integrato nella CPU. La prossima generazione Opteron basata su piattaforma AM2 farà uso di DDR2-800, che teoricamente raddoppieranno il throughput.

Gli Opteron con controller di memoria integrato (IMC) hanno latenze migliori, mentre le soluzioni Intel utilizzano una grande cache L2 da 4 MB condivisa che riduce notevolmente la latenza d'accesso. Dire quale di questi due metodi sia il migliore è un azzardo. Il vantaggio dell'approccio di Intel deriva dal fatto che mantenendo il controller di memoria nel chipset, c'è più flessibilità per quanto riguarda il tipo di memoria utilizzabile, laddove un controller di memoria integrato richiederebbe una riprogettazione della CPU. Dato che i processori Intel Xeon condividono la stessa architettura delle CPU desktop, è più efficiente avere un'architettura del core che può essere utilizzata con memorie DDR2 standard, così come moduli server FB-DIMM. Inoltre, il fatto che la cache utilizza meno energia rispetto a un controller di memoria integrato è un punto a favore in un mercato dove i consumi energetici sono un fattore molto importante. Detto questo, è assodato che l'IMC si riflette in un guadagno prestazionale, a discapito di costi e consumi.

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