Basi del raffreddamento

Rispetto al passato le CPU moderne sono dotate di molti meccanismi contro il surriscaldamento e i requisiti energetici sono di molto inferiori. Cosa succede se la ventola del dissipatore smette improvvisamente di funzionare? Abbiamo effettuato alcune prove con i processori Intel e AMD.

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a cura di Tom's Hardware

Basi del raffreddamento

É importante conoscere alcune basi sul raffreddamento dei processori. Tutti i processori desktop moderni sono abbastanza semplici da maneggiare, grazie ad una placca in metallo che ricopre l'intera superficie della CPU. Questa placca in metallo è chiamata "heat spreader", e offre un'ampia base di appoggio che trasferirà calore al dissipatore. Protegge inoltre la parte operativa del processore (die) dai danneggiamenti fisici che possono verificarsi durante l'installazione.

La dissipazione del calore dipende dall'architettura del processore; i core 2, per esempio, sono molto più efficiente dei Pentium 4 o Pentium D. Il numero di core è un altro fattore da considerare, poiché un dual core richiede generalmente più energia rispetto ad un singolo core, qualsiasi sia la velocità di funzionamento. Inoltre, più la frequenza è elevata, più è alto il voltaggio richiesto, e maggiore sarà il consumo energetico. Le richieste energetiche aumentano esponenzialmente all'aumentare degli altri parametri.

I dissipatori ad aria differiscono per dimensioni, forma, materiale di costruzione, tipo e dimensione della ventola. Dimensione del dissipatore, forma e materiale sono fattori correlati tra loro, poiché il problema principale da soddisfare è la conduzione del calore lontano dal punto più caldo, su una superficie il più estesa possibile. Questo è il motivo per cui i dissipatori più efficienti sono dotati di molte lamelle e utilizzano il rame dove possibile: il metallo si scalda e un flusso d'aria, creato da una ventola, passa attraverso le lamelle per raffreddarlo. Il rame è più pesante dell'alluminio, motivo per cui non è semplice costruire un dissipatore interamente in rame.

I processori sono spesso venduti assieme a un dissipatore, chiamato "dissipatore boxato", nome derivante dal termine inglese (box, scatola). I dissipatori moderni sono efficienti e silenziosi, e sufficienti se non avete intenzione di overcloccare il processore. Scegliere soluzioni specifiche aftermarket significa tuttavia godere di prestazioni superiori.

Ci sono diverse condizioni in cui il dissipatore può non funzionare, a cominciare da un'installazione sbagliata. Assicuratevi sempre della presenza di un pad termoconduttivo o mettete della pasta termica, sempre il meno possibile. Se dopo l'installazione la pasta termoconduttiva trabocca, significa che ne avete utilizzata troppa, e dovrete eliminarla.

Quando installate il dissipatore, fate molta attenzione. La superficie deve toccare uniformemente l'heat spreader. Se utilizzate dei dissipatori aftermarket sofisticati, probabilmente sarà più semplice installarli correttamente, e il potenziale di dissipazione sarà superiore. Tuttavia la ventola è sempre necessaria, quando la CPU viene posta sotto carico elevato. Ed è proprio la ventola che andremo a manomettere per i nostri test. D'altronde, ogni ventola è un dispositivo meccanico con una vita limitata. Se la ventola si danneggia, il dissipatore da solo non sarà in grado di rimuovere tutto il calore necessario dal processore.

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