Conclusioni

Abbiamo utilizzato due schede ATi X1600Pro in modalità Crossfire per valutarne l'aumento prestazionale. Il verdetto è chiaro: con due schede mainstream in modalità Crossfire le maggiori prestazioni offrono la possibilità di utilizzare risoluzioni e filtri più spinti con il minimo sforzo.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Conclusioni

Innanzitutto, dobbiamo considerare che la scheda mainstream X1600Pro è adatta a chi non fa dei videogiochi una questione di vita, anzi, è particolarmente idonea a chi gioca solo occasionalmente. Tuttavia, le prestazioni grafiche sono sufficienti per utilizzare gli ultimi giochi 3D, con un occhio di riguardo alla risoluzione e ai filtri qualitativi.

Aggiungendo una seconda X1600 in modalità Crossfire si abbattono alcune barriere, aprendo la possibilità di abilitare maggiori filtri qualitativi e, specialmente, di rendere tranquillamente giocabili alcune risoluzioni. Per esempio, in Doom 3 a 1280x1024 con alcuni filtri qualitativi attivati, la velocità media è pari a 33.2 fps, mentre in modalità Crossfire è di 56.3 fps; dobbiamo ricordare che gli fps indicati sono quelli medi, e ciò significa che in alcune sessioni il conteggio potrebbe essere inferiore, causando rallentamenti, mentre in modalità Crossfire la velocità maggiore offre un margine più ampio di sicurezza, con un'omogenea fluidità in tutte le sezioni del gioco.

Da questo grafico sottostante possiamo notare l'andamento del guadagno prestazionale: è chiaro che il Crossfire mostra le sue potenzialità con l'aumento della risoluzione grafica.

Se siete quindi dei giocatori sporadici, ma non volete precludervi la possibilità di appassionarvi a qualche nuovo titolo, la soluzione Crossfire potrebbe essere una buona scelta. Acquistando inizialmente una scheda madre Crossfire ready e una X1600Pro, potrete godere di prestazioni grafiche sufficienti per gli attuali videogiochi, accontentandovi però di risoluzioni solo discrete. Se poi vorrete di più dal vostro hardware, dovrete semplicemente acquistare una seconda scheda video, aprendo così le porte a maggiori risoluzioni e all'abilitazione senza problemi di filtri qualitativi più spinti.

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