Conclusioni
Con la sola eccezione di pochi benchmark di codifica audio e video, l'Athlon 64 FX-60, grazie ai due core integrati, rappresenta il nuovo processore da battere per quanto riguarda le prestazioni. Queste considerazioni si applicano anche ai nostri benchmark multitasking. Se pensate di assemblare una configurazione ATi o NVIDIA multi GPU (rispettivamente Crossfire e SLI), questo processore è la scelta migliore per la massima esperienza di gioco 3D.
Allo stesso tempo, come potete vedere dai test, i consumi energetici rimangono sempre a livelli accettabili. Con la CPU a pieno carico, il sistema basato su piattaforma nForce 4 consuma un massimo di 223 W. Un processore Intel Pentium D o Pentium Extreme Edition della stessa fascia arriva ai 300 W. Sebbene la differenza sia minima in modalità idle in Windows, AMD offre chiaramente un prodotto più efficiente.
Tuttavia ci sono dei lati negativi: l'Athlon 64 FX-60 non è solo il più costoso processore AMD per il settore desktop, ma avrà anche una vita relativamente breve. AMD si sta preparando al lancio dei processori per Socket M2 entro la prima metà di quest'anno. Inoltre, l'azienda sta per passare dal processo produttivo a 90 nanometri a quello a 65 nm, il che si tramuterà nella presentazione di nuovi e più veloci processori fin da subito - questo avverrà in concomitanza con il cambio di piattaforma o sarà effettuato in un secondo momento. L'FX-60 Socket 939 potrebbe così divenire obsoleto molto presto; pensateci bene prima di investire circa 1000 euro!