C'è più di un Divario Digitale

Ogni fine anno, dozzine d'indovini giocano con le previsioni tecnologiche, rimanendo tuttavia nel vago più assoluto. Per andare contro corrente cercherò di essere molto preciso, al limite cadendo nella banalità, ma con l'impegno di tornare a fare i conti su quanto scritto su questo articolo a fine 2007.

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a cura di Roberto Buonanno

Founder

C'è più di un Divario Digitale.

Quando comprate un computer, o consigliate gli amici, avete le idee perfettamente chiare? State attenti, siete una specie in via d'estinzione. Il Digital Divide non riguarda solo la mancanza di linea ADSL nel comune di residenza. Da sempre il mondo dell'informatica è stato diviso tra una elite di esperti - detti anche smanettoni o geni del computer - e la massa di quelli che "io di computer non ne capisco niente". Oggi il gap cultural-informatico tra esperti e profani è sempre più accentuato. Le novità tecnologiche e la convergenza tra informatica ed elettronica di consumo stanno inoltre contribuendo al prepensionamento di molti che prima si reputavano esperti ma oggi non sanno che pesci prendere. Il mercato tecnologico è più che mai frenetico e criptico e perfino noi, "del mestiere", facciamo fatica per tenere il passo con tutte le novità. Qualche anno fa avrei potuto citare a memoria tutti i processori sul mercato, oggi non nascondo che, per risparmiare tempo, consulto a mia volta i siti dei produttori o le nostre classifiche interattive.Se perfino gli addetti del settore hanno un po' di confusione in testa, figuriamoci la "gente comune".

Pochi giorni prima di Natale mi trovavo in un negozio di una grossa catena di prodotti informatici, per recuperare un regalo all'ultimo momento. Solitamente acquisto online, ma il tempo era agli sgoccioli e ho dovuto ripiegare sui tradizionali negozi offline. Passeggiando tra le corsie mi sono soffermato più volte ad ascoltare quello che il commesso di turno - leggi "esperto di quei prodotti" - consigliava al probabile acquirente. Ho sentito una serie di messaggi preconfezionati, che solo a un orecchio inesperto potevano suonare come consigli, ma che in pratica erano solo degli spot con l'intento di vendere il prodotto. La situazione era ancora più imbarazzante quando il commesso, a seguito di domande precise, rimaneva un attimo a bocca aperta e poi bofonchiava "… ehm uhm… ma certo che fa anche quello!". I meno esperti sono da sempre in balìa di amici, conoscenti o addetti di negozi. Ma se anche questi ultimi iniziano a capirci poco, il rischio è che la diffidenza dei profani verso il mondo digitale aumenterà sempre di più.

In ogni caso, è solo questione di tempo. Negli anni a venire la vecchia guardia cederà il passo alla nuova generazione, nata con il telefonino in mano e che mai proverà timore reverenziale guardando lo schermo di un PC. Nel frattempo, nel 2007 prevedo ancora più confusione per gli utenti finali. Questo è il motivo per cui uno dei nostri propositi per il 2007 è quello di giungere a un linguaggio sempre più universale e comprensibile, pur mantenendo intatti i concetti e la completezza dell'informazione.

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