Dov'è il consumo energetico?

Due settimane fa abbiamo denunciato i problemi di consumo eccessivo dei notebook basati sulle nuove CPU Intel. Dopo un periodo di intensivi test, con la collaborazione di Intel e Microsoft, abbiamo scoperto che è proprio il driver ACPI il colpevole di questo problema. Microsoft afferma che sta per risolvere l'inconveniente con una patch.

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a cura di Tom's Hardware

Dov'è il consumo energetico?

Il risultato chiave della nostra inchiesta sul bug del consumo è sicuramente il fatto che, attualmente, gli utentu possono riguadagnare l'autonomia offerta dalla batteria, che in altre circostanze avrebbero perso.

Gli utenti interessati ai dettagli tecnici, tuttavia, potranno essere curiosi di sapere dove va a finire l'energia. Intel e altri siti affermano che il bug driver impedisce al processore di raggiungere lo stato "C3" di risparmio energetico. In altre parole, il processore consuma più del dovuto in modalità idle.

Inizialmente abbiamo ricercato questo problema con gli strumenti integrati in Windows. Ad esempio, abbiamo seguito i dati registrati dal Performance Monitor di Windows XP, dal quale ci aspettavamo alcune indicazioni su come entrambi i sistemi reagiscono quando sono connessi i dispositivi USB 2.0. I seguenti grafici mostrano nel dettaglio quali stati energetici, C2 e C3, sono raggiunti quando è connesso un dispositivo USB 2.0, in operazione e dopo la sua rimozione.

Performance monitor registrato sul notebook Sonoma.

Performance monitor registrato sul notebook Napa.

D'accorod con queste misurazioni, l’amministrazione energetica del Core Duo lavora in modo corretto. Quando è in idle, la CPU rimane nello stato C3. Con un carico minore, il tempo C3 assoluto decresce. Quando il drive USB è scollegato, la CPU rimane nello stato C3 per quasi tutto il 100% del tempo. Può essere fatta un’osservazione simile quando queste misure sono ripetute con i notebook Sonoma (Pentium M). Quindi, dov’è l’eccessivo consumo energetico?

Durante una conferenza telefonica cone Intel la scorsa settimana, gli ingegneri hanno capito che il Windows Performance Monitor potrebbe non essere lo strumento giusto per registrare gli stati energetici. Tuttavia, Intel non ci ha fornito uno strumento che possa confermare quanto detto.

In questi casi, ci relazioniamo con fonti di terze parti. C’è uno strumento Intel non pubblico che può rilevare i differenti stati energetici. Abbiamo registrato due video qui (con patch) e qui (senza patch), i quali provano che il Windows Performance Monitor non mostra correttamente la transizione degli stati energetici della CPU. Inoltre lo strumento rivela che il sistema Napa raggiunge lo stato C3 – con e senza la patch segreta. La semplice differenza è che la CPU è capace di trascorrere più tempo in C3 quando la patch è applicata. Dire che lo stato C3 non è mai raggiunto dal sistema, tuttavia, non è una cosa esatta.

Un riassunto sulla cronologia dei nostri video: dopo 10 secondi, il dispositivo è disconnesso. La CPU passa dallo stato C2 a quello C3 immediatamente. Dopo 20 secondi, il dispositivo USB 2.0 è connesso, riconosciuto con 5 secondi di ritardo. Dopo più di 20 secondi di registrazione, abbiamo notato che l'intervallo si è ridotto da 500 ms a 170 ms. Il risultato è un passaggio tra C2 e C3 più attivo.

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