Conclusioni: tutti vincitori
Abbiamo sospettato di un problema con i consumi per diverso tempo, e abbiamo iniziato ad esaminare le possibili cause driverse settimane fa, semplicemente osservando, ritestando e ricreando diversi comportamenti errati in modo da arrivare al cuore del problema.
Il credito finale per la scoperta di questo problema non deve andare a Tom’s Hardware, ma alle coscenziose fonti industriali che si sono sentite in dovere di pubblicizzare un problema che avrebbe colpito gli utenti notebook. Intel ci ha detto veramente poco all’inizio, fornendoci risposte molto conservative, affermando che l’azienda crede di aver fatto “un grande lavoro” implementando l’USB 2.0 all’interno del controller ICH7-M, e puntando il dito su “altri componenti” che potevano essere annoverati tra i possibili colpevoli. Tecnicamente, questa è stata una situazione inaccettabile, non solo per noi ma per tutti gli acquirenti di notebook.
Grazie alle nostre fonti industriali, abbiamo avuto informazioni supplementari che ci hanno indicato che Intel sapeva molto di più di quanto rivelava. Quello che non sapevamo era che Intel non poteva parlare per un accordo confidenziale con Microsoft. Tuttavia, crediamo che la nostra ricerca, iniziata tramite le nostre fonti e condivisa con voi, abbia costretto Intel a lavorare sul problema seriamente, elevando il livello di comunicazione con Microsoft. Secondo l’ormai famoso KB, Microsoft sapeva del problema sui consumi causati dall’USB 2.0 da più di metà anno, ma non ha fatto nulla per rilasciare una patch correttiva, Oggi Microsoft sta concludendo la patch finale che potrà essere installata da tutti gli utenti, anche da chi non conosce il registro di sistema.
Quale notebook richiedono la patch?
Axel Mino, ingegnere della rivista tedesca PC Professionale ha testato il notebook Acer Core Duo nel contempo in cui noi avevamo redatto il nostro primo articolo e ne ha tratto alcune interessanti osservazioni. La sua unità di valutazione aveva già la modifica di registro di cui si parla KB899179, mentre la nostra unità Asus ne era sprovvista anche nella versione definitiva.
Inutile dire che siamo stati curiosi di sapere se altri produttori di notebook hanno fatto uso della patch confidenziale. Abbiamo chiesto conferme ai rappresentanti di Dell, Fujitsu, Hewlett-Packard, Lenovo, Sony e Toshiba, ma ancora non abbiamo ricevuto risposta. Le nostre fonti indicano tuttavia che sono stati veramente pochi i costruttori di notebook ad integrare la patch all’interno delle unità in produzione.
Abbiamo comunicato con diversi produttori di notebook riguardo la nostra ricerca, tuttavia solamente Asustek ha dato una risposta alle nostre domande. La sua divisione tedesca ha affermato, "Asustek è stata informata di questo problema due settimane fa, nella prima settimana di Febbraio. Prima di utilizzare la patch, abbiamo dovuto testarla attraverso prove per scovarne tutti i possibili effetti. Inoltre, possiamo offrire la patch solo se è stata rilasciata da Microsoft. Nel frattempo, i clienti possono contattare l’Asus service center and partners. La patch sarà fornita ai nostri clienti tramite e-mail, nel momento in cui il numero seriale del dispositivo sarà stato verificato."
Gli utenti che sono interessati a capire se il loro notebook è già patchato, possono semplicemente utilizzare le linee guida presenti nel KB rilasciato e localizzare la chiave di registro in questione. A questo punto, non raccomandiamo l’installazione del fix riportato in questo post, anche se ha portato notevoli miglioramenti nei nostri test e non ha creato instabilità. Il fix finale di Microsoft, con aggiornamento del BIOS incluso, sarà rilasciato molto presto.