2: UMPC
Vi ricordate quanto fermento per "Origami" all'inizio dell'anno? Non c'è stato sito che non sia impazzito per questo dispositivo misterioso che prometteva di "cambiare" la nostra vita. Origami doveva essere il dispositivo per tutti i posti e per tutti i momenti.
Alla fine cosa abbiamo ottenuto? Un tablet PC con processore meno potente, vita della batteria non soddisfacente e prezzi di vendita elevati. Origami doveva dare il via alla prima generazione di Ultra Mobile PC (UMPC): la sua fama è durata per una o due settimane. Oggi nessuno ne parla più.
Eravamo, ma lo siamo ancora, attratti dalle possibilità del prodotto. Intel, apparentemente coinvolta nella creazione della piattaforma hardware, ha affermato che questi dispositivi integrano processori che consumano meno di mezzo watt (Celeron M ULV), chipset 915 GMS e piena connettività wireless, inclusi Wi-Fi, GPS e EVDO o HSDPA. Le fonti indicano inoltre che la seconda generazione di UMPC, con supporto a Windows Vista, era nella scaletta di rilascio di aziende come LGE, Acer e Averatec.
Chiaramente la seconda generazione non ci sarà e noi stiamo ancora aspettando di capire quale tipo di connettività wireless avrebbe fatto dell'UMPC un prodotto killer. La mancanza dell'integrazione WWAN e il prezzo simile a un computer notebook di fascia media (1000 euro) fanno dell'UMPC un prodotto immaturo che si va a prendere una nicchia tutta sua. Al momento, Samsung e Asus rimangono i soli produttori di UMPC.
Una delle informazioni più recenti riguardante gli UMPC è quella che vuole dispositivi più convincenti in uscita (con WWAN) nella prima metà del prossimo anno, mentre l'ondata è attesa per la fine del 2007 o l'inizio del 2008.
Un computer portatile con possibilità di connessione che si posiziona tra uno smatphone e un piccolo notebook ha un potenziale di mercato elevato, purchè hardware e software siano pronti, il prezzo sia più basso e le capacità wireless superiori.
La prima generazione di UMPC ha rappresentato quel che si può definire come "il prodotto sbagliato nel momento sbagliato".