1: Sony
Sony ha avuto un anno veramente orribile e non può che meritarsi il primo posto. Di fatto, il problema non è stato solo uno, ma molti.
Partiamo con i rootkit, per finire con Playstation 3 e Blu-ray, ma non dimentichiamo le batterie. Il Blu-Ray è stato annunciato il 25 giugno e introdotto con un solo player, il Samsung BD-P1000. Il dispositivo è stato l'unico disponibile per mesi, il doppio più costoso del competitor HD DVD, ma l'unico con la possibilità di riprodurre contenuti in 1080p. Sony ha ritardato il suo player più volte e non lo ha reso disponibile se non prima di dicembre.
Sebbene sia azzardato dire chi vincerà la guerra dei formati HD, l'HD DVD ha vinto il primo round e, almeno per il momento, è il formato più attraente tra i due.
Ironia della sorte, Sony ha voluto equipaggiare la PlayStation 3 di un drive Blu-Ray, in modo da diffonderlo in maniera rapida. Tuttavia i problemi di produzione dei diodi laser blu hanno forzato l'azienda a ridurre il volume di lancio, da 2 milioni a 300.000 unità. E, ancora peggio, questo sembrerebbe non sia bastato a risolvere i problemi, dato che continuano a mancare diodi per i player BR da tavolo.
Il lancio della PlayStation 3 è stato molto deludente. Retrocompatibilità non perfetta e firmware da aggiornare nonostante l'uscita in ritardo. Dal punto di vista del consumatore non è accettabile. Per non parlare poi dei consumatori Europei, che aspettano con ansia una vera data di lancio.
Scene di ordinaria follia all'arrivo di Playstation 3
Inoltre, ci siamo sentiti un po' presi tutti i giro. Sony ha speso tempo per creare hype attorno alla console, creando così tanta domanda che non è stata capace di affrontare al lancio. Forse Sony non conosce il significato dei concetti "domanda" e "offerta". Sony ha una storia d'incomprensioni con l'utenza: al CES 2006, il CEO Sir Howard Stringer ha paragonato la relazione tra Sony e i suoi clienti a un matrimonio: "Alcune volte non ci capiamo gli uni con gli altri, ma questo è il concetto di un matrimonio".
Stringer ha promesso che Sony sta imparando dagli errori e il 2006 ha mostrato che l'azienda ha molto lavoro da fare in proposito.