Tipologie

Migliore cromia, luminosità superiore e bassi consumi energetici, eppure qualche difetto ne frena la diffusione, scopriamo perché.

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a cura di Dario D'Elia

Tipologie

Small molecules OLED (SM-OLED)

La tecnologia a "piccolo molecole" OLED è stata sviluppata da Eastman-Kodak. Il suo processo produttivo è probabilmente il più costoso e non permette la flessibilità dei display. Comunemente i prodotti disponibili sul mercato sono di questo tipo.

Polymer light-emitting diodes (PLED)

I diodi a polimeri di luce (PLED) sfruttano le peculiarità di un composto elettro-luminescente conduttivo che emette luce quando è soggetto al passaggio di corrente elettrica. Sviluppati dalla Cambridge Display Technology, sono anche conosciuti come Light-Emitting Polymers (LEP).

Normalmente vengono utilizzati in film sottili per disporre di un pieno spettro di colori, consumando pochissima energia. Il sub-strato è flessibile come il PET, quindi la produzione è economica e facilmente adattabile ad ogni esigenza.

Transparent Organic Light Emitting Device (TOLED)

I dispositivi trasparenti organici ad emissione luminosa (TOLED) sfruttano una particolare struttura trasparente per creare display capaci di illuminarsi da un lato o da entrambi i lati. Grazie a buone caratteristiche di contrasto, anche in presenza di luce esterna, si distinguono nella cartellonistica.  

Phosphorescent OLED (PHOLED)

Si tratta di un tipo di OLED fosforescente. Lo sviluppo è portato avanti da una società del New Jersey chiamata Universal Display Corporation. Rispetto alle altre tipologie è nettamente più efficiente sotto il profilo energetico: la conversione di energia elettrica in luce è del 100%, contro il 25%/30% degli OLED fluorescenti.

I tecnici sono convinti che sia la soluzione migliore per display di grandi dimensioni. Si parla anche di addobbare le mura domestiche con pannelli PHOLED per eliminare completamente lampade e disporre di illuminazioni equamente distribuite.  

L'unico difetto non ancora risolto è che le unità rosse e gialle possono durare 10 mila ore in più rispetto alle blu. In questo modo, nei display, si registra una distorsione cromatica accentuata e inaccettabile per l'ambito consumer.

Stacked OLED (SOLED)

I SOLED sfruttano un diverso tipo di architettura basata sul posizionamento dei sub-pixel rossi, verdi e blu uno sopra l'altro, invece che accanto come avviene normalmente. Questo permette di migliorare del 300% la risoluzione e incrementare notevolmente anche la qualità cromatica finale. Questa soluzione potrebbe permettere di soddisfare le esigenze dei dispositivi wireless in relazione alle applicazioni online. 

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