Introduzione
Il confronto tra Google e Microsoft è d'interesse globale non solo per il peso dei marchi in gioco, ma soprattutto perché ogni conseguenza diretta e indiretta delle loro azioni delinea i confini e i fronti di avanguardia del settore IT. Secondo Gartner, rispetto al passato, si può rilevare un'accelerazione dei processi di diversificazione. Un fenomeno che ha dato risultati pressoché immediati: ogni soluzione lanciata sul mercato si è infatti dimostrata fin dalla prima ora decisamente competitiva.
A tratti sembra di assistere ad un conflitto non-convenzionale, basato sulla frantumazione dell'offerta e l'adozione di filosofie strategiche organiche. Non si tratta più piazzare gli stessi prodotti del passato, ma di rinvigorire l'offerta con i cosiddetti SaaS, ovvero i software considerati come servizi. Questo è uno dei luoghi principali del contendere: che si tratti si soluzioni gratuite o soluzioni ad abbonamento sostitutive di quelle tradizionali a licenza illimitata.
Microsoft vuole sfidare Google nel campo dei SaaS e in quello pubblicitario sia per motivi di crescita che per rispondere adeguatamente ai cambiamenti che si sono registrati nel settore software - suo indiscutibile core business. Google, invece, ha bisogno in un certo senso di distrarre Microsoft dalle sue attività principali per alterare gli attuali equilibri IT. Senza dimenticare l'esigenza di ampliare il numero di prodotti capaci di generare pubblicità, sfruttare adeguatamente il vantaggio dato dalla sua infrastruttura low-cost ed iniziare a costruire una testa di ponte per mercato business.