Il commercio sotto pressione: sconti o servizi?

I produttori stanno diventando anche i venditori a utenti finali, mentre i piccoli commercianti tendono a commissionare propri prodotti specializzati. THG ha seguito il Distree XXL 2007, dove si sono delineate le linee guida del futuro del mercato IT.

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a cura di Tom's Hardware

Il commercio sotto pressione: sconti o servizi?

Il commercio in Europa è stato uno degli argomenti caldi dell'evento. Gli ultimi 15 anni hanno visto drammatici cambiamenti nella distribuzione. Rispetto al Nord America, con i suoi 331 milioni di potenziali acquirenti, l'Europa conta un bacino di 807 milioni di acquirenti, un numero quasi tre volte superiore. Le nazioni dell'Unione Europea contano 462 milioni di utenti, una clientela servita da circa 300.000 tra distributori e commercianti del settore ICT. La maggior parte degli affari è legata ai servizi - 41 % secondo Compubase. Il business retail ha una quota del 34 percento, con la fetta rimanente che riguarda la distribuzione e produzione di software. L'azienda distributrice media ha un personale di 24 impiegati (23%); solo il due percento di tutti i commercianti europei ha un organico superiore a 250 impiegati. Molte aziende (84%) servono enterprise di medie dimensioni con oltre 500 impiegati.

Le seguenti aziende sono nella top five dei distributori: HP è al primo posto seguita da Microsoft, Epson e Canon. 3 COM è al quinto posto.

La situazione del commercio è attualmente abbastanza chiara: la maggior parte dei piccoli rivenditori hanno la sola possibilità di decidere una strategia di nicchia per il mercato locale. Molti partecipanti al Distree 2007 erano d'accordo sul fatto che una consulenza competente è una strategia adeguatamente compensata. Tuttavia, i clienti finali spesso pensano che i consigli di molti commercianti non valgano il maggior prezzo d'acquisto rispetto alla convenienza dei grossi discount (Media World, Saturn, Euronics). In base al prodotto, la differenza di prezzo può essere anche del 20%. Nonostante questa differenza, gli economici negozi online, che non offrono consigli all'acquirente, sembrano essere la scelta migliore.

La distribuzione in Europa è una grossa sfida ma è anche l'opportunità per nuovi concetti.

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