Toshiba 32C3030 : sangue freddo
A default, lo schermo è regolato su colori piuttosto freddi. La regolazione più delicata è quella della profondità del nero, ereditata dai modelli di fascia alta, che va fatta manualmente e che richiede una certa abilità per trovare il giusto compromesso tra un’immagine con un buon contrasto, e una corretta dinamica nelle zone più buie.
A default, lo schermo è fin troppo freddo perché è impostato sui 10000 K, per cui è necessario spendere un po’ del proprio tempo per raggiungere una temperatura di colori più calda. Complessivamente i colori sono corretti, anche se lo schermo non si comporta benissimo sulle tinte più scure.
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Il contrasto è piuttosto limitato e di molto inferiore a quello del Samsung LE32R86, questo perché se il livello di nero è molto simile, la luminosità dello schermo Toshiba è praticamente la metà. Si può anche scegliere un livello di nero più profondo, ma a spese della quantità di dettagli nelle zone più scure dell’immagine.
Ci sono alcune osservazioni da fare riguardo i due grafici sottostanti. Tanto per cominciare, la ricchezza colorimetrica nel colore rosso è un po’ limitata; inoltre sulla curva di destra si nota una certa saturazione, che impedisce di godere a pieno dei colori primari e genera delle tinte non molto vistose.
L’uniformità è scarsa, con dei valori che variano anche in un range del 30%. Fortunatamente non si notano macchie luminose a schermo, ma è meglio rimanere ugualmente su valori bassi di luminosità per evitare di avere problemi nel livello di nero.
Lo schermo Toshiba è capace di fare grandi cose, ma i suoi creatori non hanno speso molto tempo per regolarlo a dovere, infatti la temperatura di colori è troppo fredda e il contrasto è limitato. Si tratta forse di una scelta per non mettere in ombra i televisori Toshiba di fascia alta?