Toshiba 32C3030
All’interno della famiglia 3000 di Toshiba, la serie C rappresenta la fascia bassa, all’interno della quale potete scegliere tra il 32C3000 e il 32C3030, dotato un ricevitore digitale terrestre. Al giorno d’oggi è difficile consigliare uno schermo LCD privo di ricevitore digitale, soprattutto vista la differenza di prezzo di circa 50 euro tra i due, che scende anche a 20 euro se acquistate in rete, motivo per il quale abbiamo deciso di testare proprio il C3030. Gli affezionati al marchio Toshiba che non dovessero rimanere del tutto soddisfatti dal 32C3030 potrebbero optare per il 32WLT68, più performante ma anche più caro, nell’attesa che giungano sul mercato i televisori di fascia media del produttore giapponese.
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Toshiba riesce a realizzare dei televisori economici, ma dal look molto attraente. Le rifiniture sono curate, e l’assemblaggio di buona qualità. La plastica nero opaco sa un po’ di retrò, vista la tendenza generalizzata nell’uso delle plastiche brillanti. Toshiba è sempre stata un po’ austera in materia di design, ma chi si ricorda della precedente generazione di televisori non può che apprezzare gli sforzi fatti del produttore giapponese.
L’ergonomia è ben studiata: i menu sono chiari e non molto complessi. Anche se si tratta di un prodotto di fascia bassa, il televisore dispone di una base rotante come quella vista sul 32WLT68. Come vedete, è possibile comprare un televisore economico e avere diritto anche a qualche piccolo lusso.
Il televisore dispone di due prese HDMI, mentre gli LCD Toshiba di fascia alta (ad esempio il 32WLT68) ne hanno tre. Per il resto, la connettività è quella consueta, e non abbiamo molto da ridire.