Introduzione
Per il consumatore medio, poter abbinare ai flussi video un suono di alta qualità è stata fino ad alcuni anni fa un'impresa ardua. Pensate ad esempio all'epoca delle cassette VHS, caratterizzate da un suono mono dalla qualità molto limitata. L'arrivo del VHS Hi-Fi, intorno al 1985, ha portato ad un suono di migliore qualità e di tipo stereo, che poteva anche essere convertito in suono surround tramite il Dolby Pro Logic. Questa tecnologia era però molto costosa, infatti i primi VHS Hi-Fi di allora avevano un prezzo che oggi corrisponderebbe a circa 2000 euro. Il LaserDisc ha segnato un ulteriore passo avanti, infatti su questi dischi da 30 cm era possibile memorizzare fino ad un ora di video su ogni lato con un suono stereo digitale che poteva essere anche convertito in suono surround tramite il Dolby Pro Logic. Il LaserDisc, nonostante i suoi innegabili vantaggi, ha avuto vita molto breve perché è stato spazzato via dall'arrivo sul mercato del DVD, dotato del sistema Dolby Digital 5.1. In realtà il Dolby Digital era disponibile anche su alcune versioni del LaserDisc, versioni comunque non molto diffuse e che richiedevano un sistema di riproduzione molto costoso.
Il DVD è stato lanciato nel 1997 negli USA e nel 1998 in Europa e nel giro di pochi anni è riuscito a conquistare prima la ristretta cerchia di appassionati di video e home-cinema e poi la grande massa di clienti. Rispetto alla classica cassetta VHS, il DVD offre una qualità d'immagine superiore, permette di scegliere tra diverse modalità di riproduzione audio (Dolby Digital e spesso anche DTS) e anche di vedere un film in lingua originale utilizzando i sottotitoli.
Dopo circa 10 anni di onorata carriera, i DVD cominciano ad essere lentamente sostituiti dai nuovi standard in materia di supporti digitali: HD-DVD e Blu-Ray. Quando si tratta di cambiamenti di tale portata, non è facile districarsi in queste nuove tecnologie, il cui uso risulta talvolta difficile.