Thrustmaster F1 Kit, entrare nel mondo SIM Racing con poco più di 1000 euro | Test & Recensione

Con il kit Thrustmaster F1 creare un simulatore di guida di qualità è facilissimo: in questo articolo vi raccontiamo pro e contro dei vari elementi.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Siete pronti per fare il salto di qualità nel mondo del SIM Racing e non sapete cosa acquistare? Thrustmaster ha un kit di prodotti che può fare al caso vostro. Con circa 1300 euro potete acquistare il kit completo a tema Ferrari, dalle buone prestazioni, con base DirectDrive (T818), volante da F1 (SF1000), pedaliera (T-LCM) e anche cuffia T-Racing Scuderia Ferrari, simile a quella che indossa il team Ferrari di F1. Ma non è solo estetica, perché questo kit è in grado di offrire prestazioni più che adeguate, posizionandosi nella fascia media del mercato. Per essere precisi, il kit T818 + SF1000 è in grado di raffrontarsi anche con soluzioni di fascia più alta, mentre pedaliera e cuffia puntano un po’ più in basso, ma sono perfette soprattutto per chi, fino ad ora, ha usato un kit entry level.

Vediamo cosa offrono i singoli prodotti e se fanno al caso vostro.

Base DirectDrive Thrustmaster T818

Thrustmaster T818 è la prima base di guida DirectDrive dell’azienda francese, e si posiziona nella fascia media di mercato, confrontandosi con modelli come il Moza R5 / R9 o il Fanatec CSL DD (5 / 8 Nm). Produce fino a 10 Nm di coppia di picco, che è anche superiore rispetto a modelli direttamente concorrenti e di conseguenza più che adeguata anche per i piloti più esperti.

La struttura del T818 è in metallo, è pesante e robusto, ma la copertura esterna è in plastica. Altre soluzioni prediligono il metallo per la quasi totalità, ma Thrustmaster ha dovuto optare per un mix, anche per una questione di verniciatura e personalizzazione Ferrari. Interessante la scelta di inserire lungo i bordi della parte frontale una striscia LED RGB, che non è solo estetica, bensì cambia colore in base a quello che accade nel gioco, indicando situazioni come il cambio di marcia o i giri del motore. Tuttavia, non in tutti i giochi questo funzionamento è assicurato; se non compatibile, semplicemente verranno mostrati colori casuali.

Gli inserti “Ferrari” sono dei pannelli facilmente sostituibili, quindi potreste anche voler personalizzare la base con differenti scuderie. Thrustmaster non vende pannelli sostituibili, ma una stampante 3D in questi casi potrebbe fare la differenza.

Nella parte inferiore della base sono presenti i fori di montaggio. Non dovreste avere problemi con un cockpit moderno, ma se volete montarlo su una soluzione più vecchia, c’è il rischio che i fori non coincidano. Anche in questo caso potreste affidarvi a una soluzione fai da te, o acquistare la base con i ganci da scrivania (già inclusa se acquisterete il kit con volante SF1000).

Le porte di connessione sono tutte dietro, assieme al tasto di accensione, non particolarmente comodo se, come me, avete il monitor molto vicino alla parte posteriore. La connessione avviene tramite una porta USB, c’è il connettore per la pedaliera e un’altra connessione RJ45 che offre compatibilità con altri accessori. Ovviamente sempre in questa zona è presente il connettore di alimentazione.

C’è un sistema di quick release per il volante, ma il connettore è in plastica. Non è proprio il massimo, soprattutto se raffrontato con altri modelli, ma nonostante ciò dopo che è stato collegato il volante risulta solido, senza movimenti a vuoto. È possibile usare la base con altri volanti Thrustmaster, ma per alcuni sarà necessario un adattatore, presente nel bundle con l’SF1000 o acquistabile a parte.

Prova d’uso

Le prestazioni del T818 non sono niente male. I vari produttori offrono basi DirectDrive con motori di differente potenza. Possiamo identificare in 5, 9 e 12 Nm le coppie massime dei motori solitamente adottati, e Thrustmaster si posiziona, con i suoi 10 Nm, poco sopra alla fascia dei 9 Nm, che dovrebbe essere quella con cui confrontare il T818 (per una questione di prezzo). Tuttavia, è possibile trovare offerte dei modelli più potenti che si avvicinano al prezzo di questo Thrustmaster. Insomma, in base a come la vorrete vedere, è poco più o poco meno potente. In ogni caso 10 Nm non sono pochi, io solitamente imposto una forza attorno agli 8 Nm (dipende non solo dalle abitudini, ma anche dalla posizione di guida e delle nostre braccia, relativamente a quanta forza riusciamo a contrapporre).

La forza del feedback non è quindi un problema, mentre la precisione e velocità di reazione sono leggermente sotto alla media rispetto, ad esempio, quanto è in grado di fare Fanatec con i modelli concorrenti. Tuttavia, non si tratta di un problema reale considerando la fascia di prezzo e la tipologia di utenti a cui si propone Thrustmaster, e cioè coloro che vogliono entrare nel mondo dei simulatori di guida. Se siete già esperti, preferirete un Fanatec (che d’ora in poi dovremo chiamare Corsair, considerando l’acquisizione in atto nel momento della stesura dell’articolo) o anche Moza, mentre come primo volante DirectDrive, sarà perfetto.

Thrustmaster SF1000, volante da Formula 1

SF1000 è una replica del volante di F1 della stagione 2020, e considerando il prezzo (sia nel bundle con la base T818 sia da solo), è probabilmente uno dei migliori volanti dotato di display in circolazione.

Largo 28 cm, integra i vari controlli sotto forma di pulsanti o selettori, buona parte dei quali già mappata di default all’interno del gioco, e altri che possono essere impostati secondo i propri gusti. La copertura anteriore è in fibra di carbonio (reale), nella parte superiore ci sono una serie di LED che indicano i giri motore e quindi i tempi di cambio marcia. Al di sotto c’è lo schermo LCD da 4.3 pollici che mostra le varie informazioni utili durante la gara. Le due impugnature sono ricoperte in gomma e nella parte posteriore troviamo i paddle del cambio e frizione, in alluminio. Il sistema di quick release è in plastica, e fa l’accoppiata con quello sulla base. Sarebbe stata meglio una soluzione in metallo, quantomeno per un confronto diretto con i concorrenti, ma Thrustmaster costa un po’ meno, quindi da qualche parte era necessario fare economia.

I pulsanti sono discreti, i selettori sono ben calibrati e offrono un ottimo feedback. Soprattutto i selettori offrono la giusta forza d’attivazione, di conseguenza il controllo è ottimo, riuscirete a cambiare impostazioni al volo con un input secco e preciso.

Lo schermo LCD ha una qualità più che soddisfacente. Probabilmente non è confrontabile con gli smartphone moderni, sia per qualità generale che risoluzione, ma stiamo parlando di un prodotto che deve fare altro, e cioè mostrare informazioni veloci e chiare durante la guida, e raggiunge questo obiettivo con poco sforzo. È anche possibile accenderlo o spegnerlo con un interruttore.

Se la copertura in carbonio è ottima, la struttura generale in plastica lo è meno. Non avrete esperienze negative da questa scelta, ma è un po’ più “cheap” rispetto ad altri volanti. Questa scelta di Thrustmaster non è da condannare, dopotutto non fa altro che alzare il rapporto prezzo / prestazioni.

Forse si poteva fare qualcosa in più per l’impugnatura. Se usate i guanti, non avrete problemi, ma se non li usate, a tendere la copertura in gomma potrà risentirne e sicuramente durerà meno nel tempo.

Prova d’uso

SF1000 offre tanto, veramente tanto, per quello che costa. È bello da vedere, sembra un volante ben più costoso. Schermo da 4.3” che mostra le informazioni in maniera molto chiara, 25 pulsanti (7 selettori), palette in alluminio posteriori e un’ottima impugnatura. Non c’è molto da aggiungere, è un prodotto fantastico, e ovviamente la personalizzazione Ferrari è un tocco in più se siete amanti del Cavallino.

L’unico punto debole, purtroppo non indifferente, è la parte software. Collegare la base T818 e il volante SF1000 al PC e farlo funzionare non è un problema, cambiarne la configurazione, aggiornare il firmware e personalizzarlo è invece tutt’altra storia. Il software di Thrustmaster non è al livello di quello di Moza e Asetek, dovrete fare molti passaggi e navigare tra differenti soluzioni nel caso in cui troviate qualche incompatibilità con la vostra configurazione. È un peccato, soprattutto perché siamo davanti a una soluzione che ha l’obiettivo di avvicinare nuovi utenti appassionati al mondo della corsa simulativa, e dovere spendere ore per risolvere problemi software e capire come personalizzare il volante non è il massimo. Ciò accade soprattutto se vorrete uscire dal mondo F1 (i videogiochi ufficiali) e usare altri titoli di guida.

Se non avete paura di navigare sul web alla ricerca di soluzioni software nel caso di problemi, allora ignorate quanto avete appena letto, in caso contrario addirittura potreste odiare questa base e volante e volerla cambiare.

Thrustmaster 488 GT3, l’alternativa economica senza schermo LCD

Nel caso vogliate un’alternativa più economica, portando l’investimento totale a circa un migliaio di euro, potreste considerare l’acquisto del Thrustmaster 488 GT3, anziché l’SF1000. Questo volante si trova attorno ai 220 euro circa.

Come l’SF1000, anche il 488 GT3 è costruito prevalentemente in plastica, con la copertura anteriore in vera fibra di carbonio. L’impugnatura è rivestita in gomma, è leggermente più largo e dietro trovate due paddle per le marce. In questo caso però sono in plastica, che seppur di buona qualità, offrono un feedback differente e più economico. Utilizzano un sistema magnetico che, dopotutto, fa il suo dovere, ed è anche configurabile: potrete spostare i magneti per diminuire l’intensità (e quindi la facilità di pressione del paddle, nonché il rumore che farà all’attivazione). Tasti e manette sono meno precisi, così come il pad direzionale sulla sinistra, che tuttavia comunica un bel click quando si muove.

Ancora una volta, per aggiornare il firmware, dovrete staccare il volante e collegarlo direttamente al PC tramite un cavo USB-C.

Si perde lo schermo LCD, e anche i LED sono meno, decisamente meno. Ne avrete solo quattro, due dei quali adibiti a comunicare i giri motore, mentre gli altri sono ausili alla gara e servono a segnalare bandiere e pit.

Prova d’uso

Il Thrustmaster 488 GT3 è un volante molto più essenziale, che non consiglierei per un’esperienza F1 coinvolgente, ma che probabilmente andrà ugualmente bene per la maggior parte delle persone. La questione è semplice: il feeling di guida, del come si impugna, non è così differente da SF1000, ma se volete giocare a Formula 1 con tutte le interazioni reali, leggendo le informazioni sullo schermo, cambiare al volo il bilanciamento dei freni o la trazione, sfruttare i LED come sulle auto di Formula 1 reali, allora optate per l’SF1000.

In caso contrario, se volete semplicemente un buon volante da usare in differenti giochi (quindi se non prediligente quasi esclusivamente la Formula 1), allora vi troverete ugualmente bene e avrete risparmiato.

Thrustmaster T-LCM, pedaliera in metallo

La pedaliera T-LCM si prefissa lo scopo di offrire, anche in questo caso, tanto a poco prezzo. I pedali sono completamente in metallo, il freno ha una cella di carico che arriva fino a 100 chilogrammi e l’acceleratore funziona con un sensore di Hall. La struttura, tuttavia, è in plastica. Anche in questo caso, come per il volante e la base, non si ha una sensazione negativa per via dalla scelta della plastica, ma esteticamente si vede che si tratta di un prodotto più economico di altri. Nessun problema invece per il peso dell’intera pedaliera, che potrà essere usata anche in una configurazione che non prevede il fissaggio a un cockpit.

L’inclinazione dei pedali non è regolabile, ma potrete agire sulla superficie dei pedali aggiungendo dei supporti che possono cambiarne l’angolo rispetto alla base. Mentre cambiando la posizione delle viti potrete inclinarli lateralmente, alzarli o abbassarli.

All’interno della confezione sono presenti varie molle, oltre a quelle già montate, e la combinazione delle stesse permette di cambiare la resistenza del freno.

Prova d’uso

Il posizionamento dei pedali non è un problema, credo che sia possibile trovare facilmente la giusta inclinazione per adattarsi a varie situazioni. Anche se è possibile usare questa pedaliera senza collegarla a una base (un cockpit), è forse consigliabile farlo. La pressione sull’acceleratore è omogenea, ma per i miei gusti è un po’ troppo leggero. Usato scalzo va più che bene, mentre con le scarpe si tende a essere meno precisi.

La pressione sul freno è ottima, soprattutto se manterrete una carico alto. Non sono invece soddisfatto del pedale della frizione, che pone una forza opposta continua fino a fine corsa, offrendo quindi un comportamento anomalo e costringendo spesso a premere il pedale più del necessario. Dovrete impostare l’attacco della frizione a un livello basso, così da evitare di dover andare sempre a fondo corsa, allenando una memoria muscolare che possa facilitarne l’uso.

Cuffie Thrustmaster T.Racing Scuderia Ferrari Edition

A completare la dotazione non poteva mancare un bel paio di cuffie, e avendo provato una serie di prodotti personalizzati Ferrari, ecco le cuffie T.Racing Ferrari Edition.

La struttura è in metallo, sia l’archetto che gli agganci per i padiglioni. Quest’ultimi sono ricoperti da una calotta in plastica in colore rosso Ferrari, con lo stemma del cavallino al centro. Non è un adesivo, ma proprio uno stemma in rilievo.

La copertura dei padiglioni è in materiale morbido, pelle all’esterno e microfibra per la parte a contatto con la testa, mentre la copertura dell’archetto è in finta pelle. La regolazione del volume è una rotella in plastica posizionata sopra al padiglione sinistro, non è facile da raggiungere durante i primi utilizzi ma poi ci si abitua: non riuscirete a impugnarla tra due polpastrelli, dovrete semplicemente usare un dito per farla ruotare. Il sistema per regolare la lunghezza dell’archetto è tanto basilare quanto efficiente: dovrete allentare una vite a ghiera che poggia direttamente sull’archetto e ne blocca lo scorrimento. Questa soluzione s’integra perfettamente nel design.

Il collegamento è con il classico filo e jack da 3.5 mm, e il filo arrotolato a spirale vicino all’innesto della cuffia offre un look molto simile alle cuffie che usa il team Ferrari in gara. Il microfono s’innesta nel padiglione sinistro e si può regolare solo su inclinazioni definite, con tre scatti / posizioni utilizzabili, ma il braccetto stesso si può muovere per portarlo vicino alla bocca.

Per quanto riguarda le prestazioni c’è poco da condannare. Sono le migliori cuffie in circolazione? No. Ma la potenza e qualità audio è più che idonea per l’uso con i videogiochi, il microfono è discreto e costano meno di 100 euro.

Pro e contro del kit Thrustmaster

A conti fatti un kit Thrustmaster di questo genere concentra tutti i suoi punti di forza sul rapporto prezzo / prestazioni. La base DirectDrive T818 ha pochi punti deboli, poiché la forza massima di 10 Nm è più che sufficiente in praticamente ogni situazione, valida anche per piloti con già esperienza alle spalle. La costruzione mista metallo e plastica non rappresenta un problema. Il punto debole principale risiede nel sistema di aggancio rapido, che nonostante non infici le prestazioni, non è al livello di quelli più classici con inserimento diretto e costruzione in metallo. All’altro capo della valutazione c’è la pedaliera, che in termini di prestazioni pure è inferiore ad altri modelli come la CRP di Moza; l’acceleratore è buono in termini di risposta e controllo, ma non ottimo, la frizione è forse quella che comunica peggio il suo feedback, mentre il freno con cella di carico fino a 100 kg è più che buono.

Per quanto riguarda i volanti, l’SF1000 è quello che offre l’esperienza migliore e, grazie al prezzo non esagerato, il suo rapporto tra prezzo e prestazioni è fantastico. Cosa si potrebbe migliorare ? Separare i paddle al volante per quanto riguarda le marce, migliorare l’attivazione dei pulsanti e implementare un sistema di sgancio rapido in metallo e migliore. Il volante Thrustmaster 488 GT3 è chiaramente uno step più sotto, ma costa poco più di 200 euro. Tra i due modelli l’SF1000 è decisamente superiore, ma se il budget non lo permette, probabilmente il 488 GT3 sarà sufficiente. Se potete, però, acquistate l’SF1000, soprattutto se siete fan della Formula 1.

Chi dovrebbe acquistare questo kit o i singoli prodotti?

Chiunque voglia avvicinarsi al mondo del SIM Racing professionale, con una spesa dopotutto limitata. Circa 1000 / 1200 euro non è una spesa folle. Se volete fare a meno delle cuffie e prendere il volante GT3 starete sotto il migliaio di euro, e con meno di 2000 euro (totali) potrete aggiungere anche un cockpit con sedile (di fascia entry level). Probabilmente vorrete poi cambiare la pedaliera per un modello più performante, ma base DirectDrive e volante andranno bene per molto tempo.

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