Super Mario Party Jamboree è una marmellata di collaborazione e competitività | Provato

Abbiao messo le mani sulm Mario Party più grande di sempre e ne siamo usciti soverchiati dalla mole di novità che Nintendo ci ha riversato dentro.

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a cura di Andrea Maiellano

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Nintendo ci ha da sempre abituati ad avere, in ogni generazione di console, tra i due e i tre capitoli della longeva serie di Mario Party. Escludendo la sfortunata WiiU, e un paio di console portatili, ogni console del Colosso di Kyoto ha ricevuto almeno due titoli della serie.

Il motivo di questa scelta, che per molti può risultare assurda, è molto semplice: offrire varietà ai giocatori,  proponendo una serie di produzioni che possono convivere assieme senza invecchiare.

“Jamboree” letteralmente significa "marmellata di ragazzi", dall'ironica fusione delle parole inglesi jam e boy.

Difatti non sorprende che, in seguito al decimo capitolo della serie, Nintendo abbia abbandonato la numerazione sequenziale, optando per dei nomi che facessero capire, molto più facilmente, il tema del capitolo di Mario Party che si ha fra le mani ed evitando confusione nei giocatori.

Super Mario Jamboree, difatti, non è il sequel di Super Mario Party e di Mario Party Superstar, ma una nuova iterazione della serie che, pur seguendo alcuni dei dogmi della serie, propone una miscela di competitività e cooperazione, decisamente inedita per la serie.

Non a caso, infatti, è stato scelto il termine Jamboree. Un nome che viene dal mondo degli scout e che significa "marmellata di ragazzi" (dalla ironica fusione delle parole inglesi jam e boy). Coniato da Baden-Powell, questo nome nasce dalla volontà che, un giorno, tutti gli scout del mondo si incontrassero in un luogo per fare un campo insieme e quindi una "marmellata" di colori e usanze.

Lo Jamboree, oggi, è un evento comune nel mondo degli scout, ma per quanto riguarda la serie di Mario Party, Nintendo non poteva trovare un nome più azzeccato per indicare il capitolo della serie dove cooperazione, sana competizione e tradizione, si fondono in una marmellata davvero gustosa.

Un resort ricco di giochi da tavolo

Cominciando dall'elemento più ovvio, in Super Mario Party Jamboree sono presenti sette tabelloni (cinque inediti e due rivisitati dal secondo e dal terzo episodio di Mario Party) dal passato) e oltre 110 nuovi minigiochi, i quali rendono questo capitolo della serie, il più ricco di sempre.

Partendo proprio dai tabelloni, Super Mario Party Jamboree è ambientato in un resort dove i giochi la fanno da padrone. Con questo incipit è risultato facile per gli sviluppatori sbizzarrirsi per creare alcuni fra i tabelloni più ispirati della serie.

Abbiamo avuto modo di provare Mega Wiggler's Tree Party, dove un enorme Wiggler posto al centro del tabellone, potrà essere fatto ruotare, attraverso uno strumento apposito, per cambiare il percorso del tabellone, garantendo un elemento strategico ottimo per rovinare anche la più forte delle amicizie.

Inoltre, in Super Mario Party Jamboree, i tabelloni presenteranno dei micro-giochi da svolgere direttamente mentre ci si sposta sulle varie caselle. Nel caso di Mega Wiggler's Tree Party, si tratterà di indovinare due alveari ricolmi di miele, per guadagnare rapidamente le monete necessarie per conquistare la prossima stella.

Come da tradizione, vincerà chi avrà raccolto il maggior numero di stelle al termine del numero di turni predefinito, così come permangono tutta quella serie di imprevisti, e di strumenti, capaci di stravolgere il risultato di ogni partita in una manciata di secondi. 

Sono i minigiochi, però, a farla da padrone in Super Mario Party Jamboree e, mai come in questo caso, li abbiamo trovati davvero vari, ispirati e, soprattutto, con un rinnovato elemento votato alla cooperazione.

Innanzitutto i minigiochi presenti in Super Mario Party Jamboree non prevedono limitazioni date dai differenti modelli di Nintendo Switch presenti sul mercato. Sono presenti sfide che richiedono i controlli di movimento, ma invece di estromettere una famiglia di console, Nintendo ha semplicemente optato per renderli disattivabili quando si gioca su una Switch Lite, non tagliando fuori nessuno.

Detto questo, per farvi capire quanto sia alto il livello di cooperazione fra i giocatori, abbiamo avuto modo di provare un minigioco (tre contro uno) che prevedeva di tagliare un impasto, usando le formine corrette, per realizzare dei biscotti nel minor tempo possibile.

Il giocatore singolo aveva a disposizione tre tasti per tre forme, mentre gli altri tre giocatori erano obbligati a coordinarsi per usare ognuno un singolo pulsante dedicato a una rispettiva formina. Viene da se che senza parlarsi, e senza cooperare correttamente, è impossibile uscire vittoriosi da una situazione del genere.

Un altro minigioco, invece, richiedeva di tagliare perfettamente a metà una bistecca. Il problema, però, e che si veniva divisi in due squadre da due, i cui membri dovevano muoversi in perfetta sincronia per trovare il punto giusto dove tagliare, entro il termine del tempo a disposzione.

Questi sono solo alcuni esempi di quanto alcuni minigiochi presenti in Super Mario Party Jamboree, possano richiedere, o perfino obbligare, i partecipanti a collaborare fra loro per vincere.

Non è il triathlon che ricordavo

Laddove della qualità dei minigiochi ne parleremo approfonditamente in fase di recensione, non possiamo non spendere due parole in merito al Bowserathlon, una maratona online, interamente basata sui minigiochi caratterizzata da un ritmo incredibilmente frenetico.

Il concetto è molto semplice, tutti i partecipanti devono compiere un numero predefinito di "giri di campo" (o di tabellone se preferite) e chi arriva primo vince. Il problema, però, e che non ci si baserà sui tiri di dado per avanzare, ma sui risultati di una serie di minigiochi molto frenetici che si alterneranno senza sosta. Milgiori saranno i risultati in questi minigiochi, maggiore sarà la distanza percorsa.

La peculairità, però, e che i minigiochi si alterneranno fra di loro costantemente, con una frenesia che obbligherà i partecipanti a mantenere alta la concentrazione per tutta la durata del Bowserathlon.

I raid in Mario Party?!

La sorpresa più grande presente in Super Mario Party Jamboree, è indubbiamente Bowser Kaboom Squad, ovvero una modalità inedita che richiede a 8 giocatori di sconfiggere un clone gigante di Bowser.

Per farlo, il gruppo di partecipanti dovrà collaborare per raccogliere un numero di bombe sufficienti per caricare un cannone che servirà a danneggiare il colosso, cercando, nel frattempo, di evitare sia Bowser, che le minacce presenti sul campo di battaglia.

Ad aggiungere un ulteriore tocco strategico, e decisamente cooperativo, ci pensano proprio i minigiochi, i quali richiederanno un'estrema collaborazione per raggiungere i punteggi migliori e ottenere una serie di oggetti utili a rallentare il gigantesco Bowser.

Questi oggetti, però, dovranno essere ripartiti equamente fra i giocatori e saranno proprio questi ultimi a dover decidere chi prenderà cosa e quando utilizzarlo per il bene della squadra.

Quando i punti vita di Bowser raggiungeranno un livello molto critico, tutti i partecipanti riceveranno una stella, con la quale acquisiranno il potere di poter colpire, a mani nude, il gigantesco impostore fino a eliminarlo definitivamente.

Per chiunque abbia macinato dei raid su un qualsivoglia GDR online, è inevitabile che Bowser Kaboom Squad ricordi proprio le dinamiche che nascono in quelle lunghissime spedizioni di gruppo. La nuova modalità di gioco presente in Super Mario Party Jamboree, difatti, richiederà un'estrema collaborazione da parte dei partecipanti, oltre che un'ottima coordinazione sia per gestire il campo di battaglia che, soprattutto, per riuscire a ottenere i punteggi migliori nei minigiochi associati.

Con tutte queste novità, Super Mario Party Jamboree, si presenta come l'iterazione più ricca e varia della serie, ma il suo punto di forza più grande è la sua capacità di differenziarsi dai due capitoli attualmente disponibili per Nintendo Switch, posizionandosi come un'alternativa, e non come un successore, e riuscendo a non deprecare gli ottimi episodi già presenti nell'immensa libreria di Nintendo Switch.

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