Dopo la petizione, i giocatori di Team Fortress 2 non sono soddisfatti e boicottano il gioco

La petizione di Team Fortress 2 chiede a Valve di porre fine alla crisi degli aimbot e invita i giocatori a boicottare tutte le microtransazioni nel gioco.

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a cura di Giulia Serena

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La comunità di Team Fortress 2 sta vivendo una fase che potremmo definire di "rinnovamento": dopo anni di richieste da parte dei giocatori affinché Valve intervenisse sull'emergenza degli aimbot, l'azienda ha iniziato ad adottare misure severe. I bot stanno venendo bannati in massa, le richieste di appello contro questi ban sono respinte, e gli account coinvolti vengono eliminati.

Nonostante ciò, la lotta ai bot è ancora lungi dall'essere conclusa e dopo una petizione promossa dalla comunità, la quale ha raggiunto quasi 350.000 firme, i fan chiedono ulteriori azioni, proponendo di boicottare le microtransazioni. 

Il problema degli aimbot, responsabili di uccisioni istantanee, discorsi d'odio durante le partite, espulsioni di giocatori e persino attacchi DDoS, affligge il gioco da anni. Con le recenti azioni di Valve, la petizione "Salviamo TF2" ha incrementato ulteriormente la pressione sullo sviluppatore per migliorare il famoso gioco FPS.

I risultati della petizione e il futuro di TF2

Il 1° luglio, i creatori della petizione hanno annunciato che Valve ha intrapreso azioni significative contro la crisi dei bot in Team Fortress 2. La comunità ha espresso gratitudine per questi interventi, tuttavia molti ritengono che servano ulteriori prove per riacquistare piena fiducia nel futuro del gioco.

In vista dell'imminente aggiornamento estivo di luglio, gli ideatori della petizione suggeriscono di boicottare le spese in microtransazioni per spingere Valve a prendere ulteriori provvedimenti. Dal sito della petizione si legge che i consumatori di Team Fortress 2 dovrebbero essere “fortemente incoraggiati a modificare le loro abitudini di spesa e/o valutazioni del gioco in base alla continuità delle misure anti-bot”.

Valve sta già respingendo tutte le richieste di appello contro i ban di Team Fortress 2 con un definitivo “no”. Con la diffusione di queste notizie, molti giocatori stanno ritornando, circa 100.000 dalla fine di giugno, anche se non è chiaro quanti di questi potrebbero essere nuovi bot creati per seminare caos.

La crescente insoddisfazione si riflette anche nella valutazione di Team Fortress 2 su Steam, che per la prima volta è scesa a "prevalentemente negativa"

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