Svolta storica di Apple: si potranno usare pezzi di iPhone usati per ripararne altri

Nell'ultimo annuncio di giovedì, Apple ha sconvolto il settore della riparazione degli iPhone aprendo le porte ai componenti usati.

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a cura di Andrea Maiellano

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Nell'ultimo annuncio di giovedì, Apple ha sconvolto il settore della riparazione degli iPhone aprendo le porte ai componenti usati.

Questo significativo cambiamento nel processo di riparazione consentirà ai clienti, e ai negozi di riparazione indipendenti, di utilizzare componenti compatibili a partire dall'autunno del 2024.

Prima di questo annuncio, solo i componenti che non richiedevano una configurazione, come i pulsanti del volume per esempio, potevano essere recuperati dai dispositivi usati.

Tuttavia, ora tutti i componenti, inclusi batteria, display e fotocamera, potranno essere impiegati, contribuendo così a garantire una riparabilità degli iPhone più pratica e, soprattutto, meno limitata. 

È importante notare, però, che al momento del lancio, questa funzionalità sarà disponibile solo per la linea iPhone 15, a causa della limitata interoperabilità tra e componenti dei modelli più vecchi.

La decisione di Apple di aprire le porte all'utilizzo di componenti usati è stata accolta con alcune critiche, in particolare riguardo al cosiddetto "pairing dei componenti".

Questo processo, difeso da Apple, richiede che le componenti all'interno del dispositivo vengano riconosciute dal software, per garantire la massima qualità e sicurezza. Questo ha comportato, in numerose occasioni, l'impossibilità di sostituire alcune parti di un iPhone danneggiato, senza passare per la costosa assistenza di Apple o di un servizio di riparazione associato all'azienda.

Alcuni sostenitori del diritto alla riparazione, hanno accusato l'azienda di utilizzare il pairing dei componenti come pretesto per limitare la riparabilità da parte degli utenti.

John Ternus, Senior Vicepresident del dipartimento Enginering Hardware di Apple, ha affrontato direttamente queste critiche, sottolineando che il pairing dei componenti è fondamentale per garantire l'autenticità, e la qualità, dei componenti, non per limitare le riparazioni di terze parti.

L'annuncio di Apple, comunque, arriva in un momento cruciale, poiché la legge sul diritto alla riparazione dell'Oregon ha recentemente sollevato polemiche riguardo al pairing dei componenti.

Apple ha sostenuto il diritto del consumatore alla riparazione ma ha espresso preoccupazioni sulle possibili implicazioni sulla sicurezza e sulla privacy degli utenti.

Nonostante il cambiamento di politica, Apple ha chiarito che non ha intenzione di vendere parti rigenerate per riparazioni da parte degli utenti.

Tuttavia, la trasparenza rimane una priorità, con l'azienda che ha implementato una funzione per visualizzare lo storico delle componenti installate sugli iPhone e dei servizi attivati a partire dalla release 15.2 di iOS.

In conclusione, mentre Apple si apre all'accesso ai componenti usati per le riparazioni degli iPhone, rimane irremovibile sul voler garantire la qualità e la sicurezza dei propri dispositivi.