iPhone è una minaccia per la sicurezza, vogliono toglierlo ai soldati in questo paese

Il potenziale ban degli iPhone nelle basi militari sudcoreane arriva come un fulmine a ciel sereno e per un motivo davvero strano.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

L'esercito sudcoreano sta valutando la possibilità di vietare l'uso degli iPhone in tutti i quartier generali militari del Paese. Questa decisione deriva dalle preoccupazioni relative alla potenziale registrazione di informazioni sensibili attraverso le registrazioni vocali, che hanno scatenato discussioni tra l'esercito, la marina e l'aeronautica.

Secondo le informazioni condivise da ufficiali di grado elevato che hanno parlato in forma anonima con The Korea Herald, l'11 aprile l'aeronautica militare coreana ha diffuso un annuncio interno tramite un server intranet. L'annuncio prevede il divieto di utilizzare dispositivi in grado di registrare la voce e privi di controllo delle funzioni del telefono da parte di app di terze parti, con un divieto che sarebbe iniziato il 1° giugno. In particolare, l'iPhone è stato esplicitamente nominato nella direttiva, con una chiara istruzione: "Sarà completamente vietato portare iPhone".

Mentre il divieto si estende a vari smartwatch e dispositivi indossabili, esclude gli smartphone Android, in particolare quelli prodotti dalla sudcoreana Samsung. Le motivazioni alla base di questa mossa ruotano attorno alla necessità di impedire tutte le forme di registrazione vocale, comprese le comunicazioni formali e informali all'interno delle strutture militari.

Inoltre, sono in corso discussioni per estendere potenzialmente questo divieto a tutte le unità subordinate, una mossa che potrebbe avere un impatto su quasi mezzo milione di militari. La decisione di vietare gli iPhone a favore dei dispositivi Android è attribuita a problemi di conformità con le restrizioni della National Defense Mobile Security. Questa applicazione di gestione dei dispositivi mobili, amministrata dalle forze armate, impone la disattivazione di alcune funzionalità dello smartphone, tra cui la fotocamera, il Wi-Fi, il microfono, le funzioni USB e il tethering. I dispositivi Apple permettono di controllare la funzione della fotocamera, ma non la estendono ad altre funzioni, a differenza dei dispositivi Android.

L'applicazione di sicurezza in questione, sviluppata dal Ministero della Difesa Nazionale sudcoreano nel 2013, è stata criticata per la sua inaffidabilità, in particolare per gli effetti diversi che ha sui diversi modelli di smartphone Android. Tuttavia, i funzionari militari hanno accennato a risolvere questi problemi con un futuro aggiornamento del software.

È interessante notare che la disparità di trattamento tra iPhone e dispositivi Android riflette anche le preferenze degli utenti in Corea del Sud, dove gli smartphone Galaxy di Samsung regnano sovrani (quasi il 70% di market share). La popolarità dei Galaxy è in parte attribuita alla loro funzione nativa di registrazione delle chiamate, che è legale in Corea, in contrasto con le limitazioni affrontate dagli utenti di iPhone a questo proposito.